Pro e contro della bioedilizia: analizziamo cosa significa oggi costruire una casa sostenibile. Tanti i vantaggi a livello abitativo ma anche alcuni nei da sanare
La bioedilizia, conosciuta anche come bioarchitettura, è una branca del moderno modo di progettare, costruire e gestire un edificio residenziale ma anche aziendale. Una modalità che guarda alla sostenibilità e al rispetto dell’ambiente facendo in modo che la costruzione non solo sia il meno impattante possibile sulla natura ma che riesca a trovare anche un equilibrio con il luogo in cui sorge e ad integrarsi in vista di uno scambio reciproco.
Una costruzione ecocompatibile lo deve essere per via dei materiali che vengono usati ma anche quando quell’edificio viene usato e vissuto, attraverso il ricorso ad energie pulite, fino a quando, un giorno, forse, sarà demolito. Ma guardando la situazione da più punti di vista, c’è da dire che per una casa sostenibile ci sono pro e contro che necessitano di essere analizzati. Vediamoli meglio nel dettaglio.
Pensare ad una casa biocompatibile, oggi, significa proiettarsi in un mare di sostenibilità e dunque di benefici per l’ambiente e per l’uomo che vive quegli ambienti. Vero ma solo in parte perché in questo processo ci sono anche degli svantaggi da considerare. Lo svantaggio principale per chi si vuole approcciare ad una costruzione green, seguendo quelle che oggi sono le regole della bioedilizia, è il costo estremamente elevato.
Si tratta, infatti, soprattutto nel nostro Paese, di un settore in cui, effettivamente, in pochi possono accedere perché il budget necessario è abbastanza proibitivo. I prezzi variano in base a tanti fattori ma per parlare di bioedilizia è necessario mettere in conto una spesa che va dai 1.200 a 2.000 euro al mq. Per una casa prefabbricata, sempre secondo le regole della bioedilizia, si risparmia, ma solo leggermente in quanto il range di spesa va da 1.100 a 1.800 euro per mq.
È vero che nel tempo molti di questi costi vengono ottimizzati tramite una serie di vantaggi che la bioedilizia chiama in campo. Tra questi ci sono il risparmio energetico ed idrico, attraverso il riscaldamento naturale dell’edificio per catturare quanta luce e calore possibile, evitando finestre e balconi inutili o di grandi dimensioni, il comfort abitativo grazie alla buona qualità di aria ed acqua, ed infine, da non trascurare gli incentivi previsti in questo campo attuabili con le detrazioni fiscali. Resta però da considerare che non tutti hanno una disponibilità economica così alta per iniziare un percorso del genere.