E’ ufficiale, la scuola in Svezia dice per sempre addio ai tablet tornando all’utilizzo della sola carta stampata. Tutti i dettagli sulla decisione.
Negli ultimi anni la didattica ha visto un completo cambio di rotta in gran parte del mondo. Complice probabilmente la pandemia globale da Covid-19, che con il lockdown forzato ha obbligato gran parte della popolazione mondiale a stare a casa, costringendo la scuola a trovare un nuovo modo di fare insegnamento.
In Italia, ad esempio, si è iniziato ad utilizzare la DAD (Didattica a Distanza), promuovendo sempre di più una digitalizzazione della didattica, partendo dalla sostituzione dei libri con tablet fino a giungere alle lezioni in streaming, talvolta anche registrate e caricate su di una piattaforma di e-learning, alla quale i ragazzi possono accedere in ogni momento. Sicuramente un ottimo aiuto per l’ambiente, visto il mancato utilizzo di carta stampata.
Dopo l’uscita dal lockdown, questa digitalizzazione non ha fatto che crescere, passando da un sistema temporaneo di insegnamento ad un sistema stabile in continuo sviluppo. Non tutti i Paesi però sono d’accordo, ed in particolare la Svezia sembra aver ufficialmente invertito la rotta: non si utilizzeranno più tablet ma solo carta stampata.
E’ ufficiale, la scuola svedese torna alle origini, abbandonando i tablet e tornando alla carta stampata. Una decisione difficile quella del ministro dell’Istruzione svedese, Lotta Edholm, che ritiene che i libri stampati siano di estrema importanza per il processo mnemonico.
Proprio per queso motivo la ministra svedese ha optato per l’abolizione totale della didattica digitale, al momento solo per i bambini di 6 anni. Al momento c’è un acceso dibattito in merito. C’è chi crede che l’insegnamento sui libri tradizionali permetta un apprendimento migliore, mentre c’è chi crede che la digitalizzazione sia il futuro e sia necessario in questo momento promuoverla e svilupparla.
Tuttavia, ci sono alcuni studi che fanno protendere per un uso mediato di queste due modalità. Secondo il Progress in International Reading Literacy Study sarebbe avvenuto un grosso calo della capacità di lettura in Svezia, nello specifico nel periodo di tempo tra il 2016 ed il 2021.
Questo calo potrebbe essere quasi sicuramente una conseguenza del lockdown, ma potrebbe anche essere dovuto alla presenza di immigrati in Svezia, che potrebbe aver falsato lo studio, dovendo gli immigrati imparare da zero la nuova lingua.
E’ innegabile, inoltre, che l’utilizzo costante di cellulari ed in generale schermi provochi una compromissione dello sviluppo delle abilità cognitive nei bambini, alterando anche i cicli sonno veglia e impigrendo in tal senso il cervello.