In Italia possiamo vantare alcune delle varietà più piccanti d’Europa, la loro piccantezza non va sottovalutata!
Quando si parla di peperoncino italiano viene subito in mente la Calabria, e non sbagliamo di tanto visto che tra le cinque tipologie di peperoncino più piccante 3 provengono proprio da questa regione dove questa spezia è la più amata in assoluto. I peperoncini più caldi hanno bisogno di un clima caldo, non è un caso, infatti, che il sud America ospiti alcune varietà tra le più piccanti del mondo, anche in Italia, però, possiamo dire la nostra, soprattutto con alcune varietà in particolare.
In pochi sanno che il peperoncino, in verità, non è una pianta stagionale e, quando la vediamo appassire a fine autunno, è solo per via del freddo che è ben poco tollerato. Coltivando la nostra pianta in balcone e portandola dentro in inverno, tuttavia, potremmo mantenerla in vita per tutto l’anno e vederla garantirci i suoi prodotti estate dopo estate. Ma quali sono, quindi, le varietà più piccanti d’Italia?
Vince la Calabria la lotteria dei peperoncini migliori, alcune varietà sono immangiabili!
Quando si parla di peperoncino italiano la Calabria è certamente tra i produttori maggiori, i climi caldi di questa regione sono in grado di offrire le condizioni perfette per questa coltivazione ma attenzione, perché alcune varietà sono davvero difficili da mandare giù!
Partendo dal 5 posto in classifica troviamo subito il Calabrese a Mazzetti, un peperoncino dal rosso intenso che deve il suo nome alla sua modalità classica di conservazione, appunto a Mazzetti. Questo ardente frutto dal rosso acceso offrirà un’esperienza da 18.000 scoville, questo il nome della scala che indica la piccantezza dei peperoncini.
In quarta posizione ci spostiamo in Sicilia e troviamo il peperoncino Etna. Questo peperoncino viene prodotto proprio sulle pendici dell’Etna e sembra riuscire ad emulare proprio la potenza del suo vulcano con i 20.000 scoville di piccantezza. Fin qui, tuttavia, siamo ancora nell’ordinario e, anche se la loro piccantezza si farà sentire, non parliamo ancora di una sensazione da fare strabuzzare gli occhi.
Ai piedi del podio troviamo l’Abruzzo con il suo Lazzaretto Abruzzese, una vera sorpresa nel cuore dell’Italia che offre questa perla di piccantezza da quasi 40.000 scoville. Salendo in classifica, tuttavia, torna a regnare la Calabria e ad secondo posto troviamo il famosissimo Diavolicchio Calabrese. Questo peperoncino piccolo e famoso per crescere all’insù, quasi come tanti piccoli corni diabolici, è un concentrato di piccantezza da 50.000 scoville e renderà ogni morso davvero indimenticabile.
Per i meno abituati e forti di stomaco, consiglieremmo di fermarsi qui, perché assaggiare il primo in classifica potrebbe essere un’esperienza quasi mistica. Parliamo della vera perla di Calabria, ovvero la Sigaretta Calabrese, un peperoncino lungo e affusolato che è un grado quasi di doppiare in piccantezza il secondo classificato, arrivando a circa 85.00p scoville. Se volete tentare l’esperienza di gustare questo peperoncino sarà il caso di tenere il latte vicino, perché potrebbe rappresentare la vostra unica salvezza!
Queste perle di gusto, ad ogni modo, rappresentano anch’esse una parte dell’eccellenza gastronomica italiana. Non è, infatti, solo il sud america a regalare le emozioni più intense ma, con il loro carattere, i peperoncini italiani raccontano storie di territori e tradizioni, un modo unico per esprimere la vera essenza della terra insieme ad un gusto che, al di là della piccantezza, è in grado di sbaragliare qualsiasi concorrenza dal nuovo mondo.