UFO, corpi ‘non umani’ e il Parlamento: incontro epocale ad opera di uno scienziato scatena il mistero dell’esistenza extraterrestre. Le presunte prove inconfutabili sotto gli occhi di tutti.
E’ una delle più grandi curiosità al mondo: “Siamo soli?”. Sembrerebbe proprio di no da quando alcuni studiosi asseriscono che c’è qualcosa in più che circola nell’Universo. L’ultima scoperta è stata portata addirittura al Parlamento da un noto ufologo che ha portato alla luce una verità.
La possibilità dell’esistenza di vita aliena sulla Terra è un argomento affascinante e oggetto di speculazione da parte di scienziati, ricercatori e appassionati di ufologia. C’è chi ne approfitta e chi invece è consapevole di una possibilità che possano esserci altri mondi abitati.
Esistono rapporti di avvistamenti di oggetti volanti non identificati, qualificati con la sigla UFO e incontri con presunti esseri alieni. La stragrande maggioranza di questi casi rimane inspiegabile. Oppure può essere spiegata in modo razionale come fenomeni naturali, errori di percezione o bufale.
Esposti presunti corpi “non umani” al Parlamento: il mistero continua sulla presenza di altre forme di vita
L’interesse per la possibilità di vita extraterrestre è un argomento che ha attirato l’attenzione di diverse parti del mondo, compreso il Parlamento di Città del Messico. Durante una sessione senza precedenti, i legislatori hanno ascoltato le testimonianze di esperti provenienti da varie parti del mondo, tra cui Stati Uniti, Giappone e Brasile, riguardo all’esistenza degli extraterrestri.
Il giornalista José Jaime Maussan ha presentato due scatole contenenti presunte mummie trovate in Perù, che secondo lui e altri esperti non sarebbero esseri umani e non farebbero parte dell’evoluzione terrestre. Questi corpi, con teste rimpicciolite e deformate, hanno suscitato grande interesse e discussione tra i presenti in aula e sulle piattaforme dei social media:
“Dobbiamo avere il coraggio di accettarlo siamo visitati da intelligenze non umane che vengono sulla Terra dalle profondità dell’universo, potremmo persino viaggiare verso altri universi”.
Così si esprime con convinzione lo scienziato canuto che appare come rassegnato alla possibilità che tutte le sue teorie siano divenute realtà, con i preziosi cimeli portati innanzi a tutti.
I ritrovamenti risalgono al 2017 nel deserto costiero peruviano di Nazca, noto per le sue enigmatiche figure gigantesche incise sulla terra, visibili solo da un’osservazione dall’alto.
Questa situazione nel Parlamento messicano si è svolta poco dopo un’analoga udienza davanti al Congresso degli Stati Uniti, durante la quale un ex ufficiale dei servizi segreti dell’aeronautica statunitense, ha sostenuto che gli Stati Uniti potrebbero essere a conoscenza di attività “non umane” fin dagli anni ’30.
Le affermazioni riguardanti presunte prove di vita extraterrestre richiedono una rigorosa verifica scientifica prima di poter essere accettate come vere. La ricerca continua nell’ambito dell’esplorazione spaziale per determinare se esistono forme di vita ma finora non sono state fornite prove definitive.