Cemento ed interior design, una strada a quanto pare percorribile dagli addetti del settore. Facciamo chiarezza sul tema su cui permeano molti dubbi.
Abbiamo avuto modo di appurare di recente, come l’idea di casa, abitazione sia cambiata notevolmente, questo favorisce chiaramente il paesaggio urbano dove vengono progettate queste case 2.0 e piu’ in generale preserva il nostro ambiente. Ottime idee che provengono dai grandi artisti, i quali fondono passione e competenze per proporre sempre qualcosa di nuovo e che sappia di buono.
Come questa casa che vedete in foto – qui appare solo una miniatura, chiaramente – ma il cui progetto ha lasciato subito senza parole. Stiamo parlando di Holcim il quale, con la Norman Foster Foundation, ha presentato codesto progetto chiamato Essential Homes Research Project. Per tutti gli appassionati, sarà possibile andare a visitarla fino a novembre alla Biennale di Architettura 2023 di Venezia.
Cemento ed interior design, qual è il collegamento?
Il modello Holcim è un chiaro esempio di edilizia sostenibile, perfetto per donare alle persone sicurezza ma anche comfort e benessere e questo a zero spese per l’ambiente. Si stima infatti che questo progetto contempli una dose di CO2 inferiore del 70% rispetto alle strutture tradizionali. Quindi un enorme passo in avanti a favore dell’ambiente.
Ma non solo, il cemento viene impiegato per dare spazio all’estro creativo dei designers i quali intravedono nel suddetto materiale tantissimo potenziale per le loro creazioni da interni. Ed ecco che potremmo ritrovarci del cemento per casa tra le stanze, nel verso senso del materiale. Un modo per riciclare il cemento già presente? Che sia un’operazione di creativo smaltimento?
È uno spettacolo potente – si legge direttamente dalla pagina ufficiale Instagram Foscarinilamps – perché, grazie al design intelligente e alla maestria artigianale, Foscarini ha reso un materiale così pesante come il cemento libero e fluttuante nell’aria. Un contrasto che ci stupisce. Ma non è il solo caso di queste pregiate lampade.
E cosa dire del nuovo tavolo Anemos, disegnato da Pio & Tito Toso per Pedrali? Una base formata da due gusci di cemento separati tra loro che vengono fissati al ripiano con una doppia curvatura, una scelta stilistica che dona flessibilità. Così facendo il tavolo appare esteticamente leggero, ma stabile e solido. Insomma, sono solo alcune chicche che fanno capire come qualcosa stia cambiando. E tu, sei pronto al cambiamento?