Ritrovate le tracce dei più antichi pesci abissali: scoperta sensazionale

Sono state ritrovate le tracce dei più antichi pesci abissali, una scoperta sensazionale che cambierà – ancora una volta – la nostra concezione del mondo.

fossili
archeologo a lavoro – Pixabay – OrizzontEnergia.it

Una scoperta sensazionale quella avuta luogo sull’Appennino sud: nello specifico il team di esperti ha rinvenuto i piu’ antichi pesci abissali al mondo. Questa scoperta ha smentito quanto appreso sino ad ora dato che tale ritrovamento retrodata la lo comparsa degli stessi ad 80 milioni di anni. Ossia che corrisponderebbe al tempo dei dinosauri.

Una notizia che arriva dal gruppo internazionale di scienziati guidato dal paleontologo italiano Andrea Baucon. Sulla rivista PNAS – Proceedings of the National Academy of Sciences – sono stati pubblicati tutti i dettagli inerenti a tale ricerca che gioverà tantissimo alla comunità scientifica. Scopriamone di piu’.

Ritrovate tracce dei più antichi pesci abissali

rinvenimenti
spiaggia ritrovamenti – Pixabay – OrizzontEnergia.it

I ritrovamenti preziosi cui in oggetto sono stati fatti in tre siti paleontologici. Piacenza, Modena e Livorno, un tesoro inaspettato che ha lasciato gli stessi addetti ai lavori senza parole. Motivo? La loro età, che precede di milioni di anni ogni altra testimonianza avuta sinora circa i pesci abissali. A quanto pare infatti questi pesci risalgono all’inizio del Cretaceo – quindi siamo all’incirca 130 milioni di anni fa – e rivelano la presenza di pesci abissali già al tempo dei dinosauri.

Importante sottolineare anche come e cos’hanno trovato: non si tratta di ossa – come avviene nella maggior parte dei casi – ma tracce che registrano il comportamento di animali. Esseri scomparsi milioni di anni fa ma che hanno lasciato il segno, come l’impronta della coda di un pesce che nuotava vicino al fondale.

Gli esperti sottolineano inoltre come le condizioni nelle quali si trovassero questi pesci erano tutt’altro che facili: si parla infatti di oscurità totale, temperature vicine allo zero e pressioni che hanno messo a dura prova la loro sopravvivenza. Un contesto difficile che ha richiesto il ricorso ad adattamenti specifici, innovazioni evolutive di zampe e ali. Importanti evoluzioni che hanno permesso la colonizzazione sia della terra che dell’aria.

pesce fossili
fossili piccoli – Pixabay – OrizzontEnergia.it

Lo studio è stato finanziato dalla Fondazione per la Scienza e la Tecnologia attraverso fondi nazionali (PIDDAC), ottenendo varie collaborazioni sia con Paesi quali l’Italia, Portogallo, Inghilterra, Spagna ma anche extracomunitari come la lontana Australia (Università dell’Australia Occidentale).

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