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Se nella frutta c’è un vermetto, possiamo mangiarla?

Capita spesso di acquistare frutta, portarla in tavola, dopo averla lavata per bene, e poi, al primo morso, si nota il vermetto all’interno.

Verme nella mela (Canva) – Orizzontenergia.it

Si può mangiare frutta con all’interno un verme? Si tratta di una domanda che quasi tutti, almeno una volta, si pongono. Eh sì, perché trovare un insetto all’interno della polpa di un frutto non è cosa rara. Acquistiamo la frutta al mercato, la portiamo a casa, la laviamo e ci prepariamo a gustarla… per poi scovare un vermetto all’intero. Che cosa fare in questi casi?

Quasi tutti, appena vedono l’animaletto bianco immerso nella polpa, gettano il frutto d’istinto. Sono in pochi, invece, coloro che, nonostante l’invasore, tagliano la parte cattiva e lo mangiano comunque. Prima di tutto, bisogna sapere che cosa sono questi vermetti bianchi. Si tratta di larve di mosca, le quali si formano quando il frutto è troppo maturo, oppure quando il frutto subisce forti sbalzi di temperatura e sta marcendo.

È possibile mangiare il frutto con all’interno il vermetto: gli eventuali rischi per la salute

Frutto marcio (Canva) – Orizzontenergia.it

Quando si trova il vermetto all’interno del frutto, è sempre meglio gettarlo via e non mangiarlo. Questo perché significa che è in atto una contaminazione. La larva contamina la polpa e rischia persino di scatenare infezioni intestinali. Se il frutto è stato contaminato, l’unica cosa fare è gettarlo via. Certo, spesso neanche ce ne rendiamo conto e ingeriamo la larva.

Il nostro organismo dovrebbe neutralizzare le possibili infezioni trasmesse dalla larva, attraverso gli acidi gastrici e gli anticorpi, perciò nella maggior parte dei casi, non succede nulla. Tuttavia, se dopo aver consumato frutta, si hanno problemi di stomaco, crampi, nausea, diarrea e altri sintomi, che solitamente insorgono entro le 72 ore, tale situazione potrebbe essere determinata da un’infezione intestinale. In tal caso, meglio rivolgersi al proprio medico.

Larva mosca nella ciliegia (Canva) – Orizzontenergia.it

Lo sviluppo delle larve di mosca è uno dei principali problemi della produzione di frutta estiva, almeno nelle aree del Mediterraneo, e non solo della frutta, visto che spesso si trovano nel secchio dell’umido. Possono essere veicoli di batteri, come ad esempio Escherichia coli o Salmonella. Certo, come accennato, non è scontato infettarsi nel caso di ingestione accidentale di una larva, dato che la maggior parte delle volte ci pensano gli acidi gastrici a neutralizzare il pericolo.

Come individuare le larve? A volte non è semplice capirlo, tuttavia, ci sono dei segni comuni nella frutta, come macchie scure, ammaccature, fori e parti di colore diverso. Comunque sia, anche in presenza di questi difetti, non è detto che il processo di contaminazione sia già iniziato. Se il frutto sta marcendo, è sempre consigliato gettarlo via, o quanto meno eliminare la parte contaminata e consumare la parte buona.

Tra le infezioni più frequenti, troviamo un avvelenamento batterico, specie se le larve sono contaminate da E-coli o salmonella, la miasi (malattia che colpisce anche gli animali domestici), molto più grave, o qualche reazione allergica. Alcune tipi di larve, infatti, possono scatenare una reazione allergica, come asma, difficoltà respiratore o dermatiti da contatto. È importante controllare bene la frutta che si mette in tavola, non deve mai essere troppo matura, e inoltre occorre lavarla sempre con attenzione.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.