Cosa succede se mangi del pesce crudo contaminato? Andiamo a scoprirlo nel dettaglio: si tratta di una situazione a cui prestare molta attenzione, da non prendere con leggerezza.
Tra gli alimenti più amati in assoluto, un posto d’onore è occupato dal pesce. Si tratta di una fonte proteica nutriente, in particolare dall’alto contenuto di fosforo, vitamine, omega 3 e sali minerali.
Inoltre è noto per la sua grande varietà, rappresentando un alimento molto versatile, cucinabile in molti modi: dal gusto travolgente, la lista delle ricette a tema pesce è davvero lunga. Si va da quelle più semplici, come il pesce bollito, perfette per chi è a dieta, a quelle più sfiziose come per esempio la frittura, oppure i primi deliziosi, come il riso e la pasta ai frutti di mare.
Negli ultimi anni, con la diffusione del sushi, è aumentata la passione per il pesce crudo. In particolare nella tradizione culinaria orientale consumare il pesce crudo è un’abitudine e solo negli ultimi tempi anche in occidente si è iniziato a gustare questo cibo.
Per anni il pesce crudo è stato considerato molto prezioso, visto che la sua lavorazione richiede tantissimi step. Infatti se non si sa trattare in modo adeguato si corrono dei rischi.
Elisir della salute, si tratta di un concentrato di grassi e Omega 3 nonché proteine e vitamine. Seppur gustoso, è davvero importante che sia stato trattato in modo corretto, altrimenti si potrebbe incappare in gravi pericoli. Vediamoli nel dettaglio.
Magiare del pesce crudo contaminato: si corrono gravi rischi, le conseguenze
Cosa succede se si ingerisce del pesce crudo contaminato? La risposta non è per nulla rincuorante: la propria salute, infatti, è messa in forte rischio per via dei parassiti presenti nell’alimento pericoloso.
Infezioni e patologie potrebbero così insorgere nel nostro organismo. Virus, larve, batteri e parassiti possono insediarsi nel pesce crudo che diventa così contaminato. Assumere questo alimento tossico porta a gravi epatiti virali, salmonellosi, meningiti e parassitosi intestinali.
Con l’intossicazione da pesce crudo non c’è proprio da scherzare: i sintomi più diffusi sono i dolori addominali, la febbre, il vomito e la nausea e se si presentano bisogna subito contattare il proprio medico di fiducia, non lasciando passare la cosa in sordina, ma curandosi subito.
Tra le conseguenze più pericolose in assoluto troviamo l‘infezione Parassitosi Anisakis, che è dettata da un parassita, dalla stesso nome, di solito presente nelle viscere dei pesci.
Per scongiurare queste drammatiche situazioni, a livello governativo sono previste rigide norme riguardanti il modo di trattare il pesce crudo. In particolare i ristoranti devono mantenere il pesce crudo, abbattuto prima (scopri qui un approfondimento sul tema), a una temperatura di -20 gradi e far passare minimo 60 ore prima di servirlo.