Demolizioni controllate degli edifici, le varie tecniche utilizzate

Andiamo alla scoperta delle demolizioni controllate degli edifici. Sono queste tutte le varie tecniche che vengono utilizzate oggi.

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Demolizione controllata – Youtube – orizzontenergia.it

Vedere svanire un palazzo nel giro di pochi secondi fa sempre un certo effetto. Tutto d’un tratto, uno spazio di città che eravamo abitati a vedere di fronte a noi sparisce nel nulla, lasciando un vuoto incolmabile, soprattutto quando si tratta di edifici storici che si trovano li da sempre.

Per quanto possa far male, alle volte demolire un edificio è un’operazione necessaria, che serve ad eliminare il vecchio per fare spazio al nuovo o, ancora, ad eliminare un palazzo ormai divenuto pericolante e quindi estremamente rischioso per i passanti. Ma come si fa a demolire un palazzo?

Un edificio per essere demolito passa lungo un travagliato processo di studio che determinerà successivamente il metodo di demolizione controllata più efficiente. Ne esistono tantissimi e sicuramente nel corso degli anni se ne sono visti diversi. Andiamo allora a scoprire tutti i metodi di demolizione controllate usate al giorno d’oggi.

La lista delle tipologie di demolizioni controllate utilizzate oggi

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Demolizione convenzionale verticale – canva – orizzontenergia.it

Basta fare un giro tra i cantieri di una grande città per rendersi conto di quante tipologie diverse di demolizioni controllate esistano. Le più facili da scorgere in giro sono le demolizioni controllate con approccio convenzionale, ovvero senza l’utilizzo di esplosivi.

In questo tipo di approccio l’edifico viene demolito pezzo per pezzo, partendo dall’alto e scendendo verso il basso, motivo per cui questo metodo è anche denominato “top down”. Questa tecnica “manuale” viene scelta per evitare dei crolli inaspettati e per effettuare piccole demolizioni.

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Demolizione non convenzionale del ponte Morandi – YouTube – orizzontenergia.it

Al contrario, la demolizione non convenzionale fa utilizzo di esplosivi e viene utilizzata per gli edifici di grandi dimensioni. In questo caso la struttura cade a pezzi tutta in un colpo, con un’unica manovra. Ovviamente per utilizzare questa demolizione controllata va precedentemente studiata la cinematica del crollo, ovvero quello studio che permette di prevedere il modo esatto – millesimo di secondo per millesimo di secondo – in cui crollerà l’edificio.

Durante questo studio si valutano diversi parametri, come ad esempio la quantità di esplosivo necessario al crollo e il luogo di posizionamento corretto delle cariche, in modo da far crollare il palazzo nel modo ideale. La demolizione non convenzionale a sua volta si può suddividere in delle sottocategorie di crollo.

Ad esempio, c’è l’implosione dove il crollo converge verso l’interno dell’edificio. Oppure c’è il ribaltamento dove appunto l’edificio si ribalta sul lato, come nel caso delle torri, o ancora c’è la classica caduta verticale, dove l’edificio collassa letteralmente su se stesso.

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