Una succulenta a forma di coniglio, da non credere. E’ una pianta da una caratteristica non comune, diverte ed è autonoma. Alla scoperta della curiosa Monilaria obconica.
Esistono alcune piante che sono davvero molto simpatiche e mettono anche di buon umore, appena le osservi. Avete mai sentito parlare della “pianta coniglio”? Chiaramente il riferimento è al fatto della sua forma o meglio specificatamente, proprio alla sagoma delle orecchie di un coniglio.
Si tratta della Monilaria obconica che ha una caratteristica distintiva e insolita che le ha valso il nome comune di “Succulenta delle Orecchie di Coniglio”. La forma particolare è dovuta all’adattamento evolutivo della pianta alle condizioni ambientali in cui cresce.
Madre natura pensa a tutto e questa tipica marcatura può servire come una forma di camuffamento per l’arbusto. Nel suo habitat naturale, la piantina grassa, potrebbe essere soggetta a predatori, come piccoli animali erbivori. Le foglie, che somigliano a orecchie di coniglio, possono aiutare la pianta a mescolarsi meglio con l’ambiente circostante.
La forma così particolare del piccolo sempreverde, potrebbe aiutare la pianta a regolare la quantità di luce solare che riceve. Le punte delle foglie possono essere orientate verso il sole per massimizzare la fotosintesi, mentre il resto è protetto dall’eccessiva esposizione ai raggi.
Si pensa che quelle simpatiche orecchie aiutano la pianta a raccogliere e trattenere piccole quantità d’acqua. Appartiene alle piante grasse e non serve un’innaffiatura regolare. In un contesto arido risulta essere un grande aiuto per imprigionare l’acqua piovana.
La pianta succulenta è nativa del Sudafrica. Le foglie sono di solito di colore verde chiaro e si sviluppano in coppia, dando loro l’aspetto di orecchie di coniglio. Produce fiori durante la stagione primaverile prendendo varie tonalità. Vuoi coltivarla in casa soprattutto per sorprendere i tuoi ospiti?
La Monilaria obconica si può piantare, anzi si può ordinare e metterla sul terrazzo stando attenti a non esporla eccessivamente alla luce. Cresce meglio in terreni ben drenati e poveri di nutrienti per evitare marciume delle radici.
La piantina così particolare, necessita di irrigazione moderata durante il periodo di crescita attiva, ma deve essere lasciata asciugare tra un’annaffiatura e l’altra. Durante la stagione invernale, è consigliabile ridurre le annaffiature.
Le orecchie di coniglio ha una buona predisposizione e può essere propagata da semi o mediante divisione dei cespi. La propagazione da seme è comune e può essere fatta in primavera, sono adatte per la coltivazione in vasi o giardini rocciosi.