La pianta del latte africano è un’originale opzione per gli amanti delle piante da interno e da giardino facili da coltivare.
Spesso si desidererebbe un balcone rigoglioso e verdeggiante, o un angolo di soggiorno una zona-verde che dia sollievo e serenità. Tuttavia, non sempre si ha un balcone a disposizione, o spazi soleggiati in casa. Per questo le piante succulente, facili da gestire, si rivelano un’ottima soluzione.
L’Euphorbia Trigona è appunto una pianta succulenta affascinante e facile da coltivare. Bisogna fare attenzione, però, a causa della sua linfa tossica. Con le giuste cure, però, può diventare un tocco prezioso tra le proprie piante da interno o da giardino. Vediamo quali.
Scopriamo come godere in sicurezza della meravigliosa Euphorbia Trigona
L’Euphorbia Trigona, conosciuta anche come Euphorbia Cactus o Pianta del Latte Africano, è una succulenta affascinante e facile da coltivare, originaria dell’Africa occidentale, molto popolare grazie alla sua forma unica.
L’Euphorbia Trigona fa parte della famiglia delle Euphorbiaceae. La sua conformazione sfoggia uno o più fusti centrali di forma triangolare, che possono crescere fino a 2-3 metri di altezza.
Le foglie ovali sbocciano dalle spine superiori, mentre lungo i bordi dei fusti corrono lunghe spine affusolate. Lì è contenuta una linfa lattiginosa che le rende famose come “pianta del latte africano.” I fiori verde-giallastri aggiungono un originale tocco di colore.
Se vogliamo coltivare l’Euphorbia Trigona, è bene sapere che prospera in vaso. Regioni con inverni freddi o climi umidi sono ideali. Se c’è un clima caldo e mite può essere coltivata direttamente in piena terra. Richiede almeno 6-8 ore di luce solare diretta al giorno.
Se invece vogliamo coltivarla in casa, mettiamola sempre in una zona con almeno 6-8 ore di luce diretta al giorno, evitando correnti d’aria e sbalzi di temperatura. Il terreno ideale è ben drenato, possibilmente composto da terriccio per piante succulente o cactus, di quelli che hanno sabbia o perlite per migliorare il drenaggio.
Il rinvaso va fatto ogni 2-3 anni. Il periodo ideale è in primavera o all’inizio dell’estate. In un nuovo vaso leggermente più grande.
Possiamo moltiplicarla tramite talea o divisione dei polloni. La propagazione per talea si fa tagliando un pezzo di stelo sano e maturo dalla pianta madre, che va piantato in un terreno ben drenato. I polloni, invece, possono essere separati dalla pianta madre e coltivati come nuove piante.
Per l’irrigazione, è importante far asciugare completamente il terreno tra un’innaffiatura e l’altra evitando il ristagno d’acqua nel sottovaso.
La potatura è necessaria solo per rimuovere rami morti o danneggiati. A causa della linfa tossica presente nelle foglie, è fondamentale l’utilizzo di guanti e occhiali protettivi.
L’Euphorbia Trigona è resistente ai parassiti, ma può essere infestata dalle cocciniglie. Nel caso, vanno rimosse manualmente o con acqua e sapone potassico.
Infine, attenzione alla linfa tossica. Può causare irritazioni cutanee, oculari e respiratorie. Per questo, vanno sempre utilizzati i guanti quando dobbiamo toccarla, e lavarsi subito le mani in caso di contatto. Inoltre, va tenuta fuori dalla portata dei bambini e degli animali domestici.