Ancora una volta si è compiuto lo scempio, una scena Ancor più raccapricciante se commessa nel nome di Dio
Sono moltissime le culture che fanno i conti con retaggi di tradizioni antiche e brutali che, tuttavia, nascondono segreti che potrebbero renderle comprensibili, per lo meno se viste con gli occhi di qualche centinaio di anni fa. Una delle più brutali al mondo si compie ogni anno nelle Isole Faer Øer, in un contesto sereno e pacifico per quasi tutto l’anno, nell’arcipelago più tristemente famoso di Danimarca.
Ormai in tutto il mondo conoscono, infatti, la brutale tradizionale mattanza di globicefali che viene compiuta ogni anno nelle isole di questo arcipelago, una mattanza che centinaia di anni fa significava la differenza tra la vita e la morte per molte persone che avrebbero potuto andare avanti solo grazie alla carne di globicefalo, ma oggi è davvero possibile che tutto ciò continui in nome del mero macabro divertimento?
Globicefali accoltellati e sacrificati davanti la chiesa, una scena dal quale tenere lontani i bambini
Coltivare violenza non è mai la scelta giusta e lo è sicuramente ancora meno quando questa violenza è gratuita, come nel caso delle Grindadrap. Durante questo macabro rituale migliaia di globicefali, mammiferi marini parenti dei delfini, vengono intercettati a largo delle coste dellarcipelago e spinti verso riva con barche e rumori forti. Gli animali disorientati e terrorizzati finiscono così per arrivare sulle coste dove avviene l’inspiegabile mattanza.
Questi giganti marini vengono qui accoltellati e sventrati a ripetizione, non si fa esclusione nemmeno per piccoli appena nati o femmine incinte. Il mare in un attimo si tinge di rosso, la città entra in fermento e i corpi sventrati vengono lasciati a marcire in mare o, come in questo caso, consegnati alle chiese come dono a Dio.
Questo è uno degli aspetti più macabri in assoluto, guardare le spiagge intrise di sangue dei circa 1000 globicefali che vengono uccisi ogni anno, e pensare che sia frutto del volere di Dio. Ad ogni modo è proprio questo l’unico motivo attuale per cui questa pratica continua ad andare avanti, nonostante i governi di tutto il mondo si siano più volte impegnati nel tentare di fermarla.
Per ora non sono serviti a nulla gli interventi degli attivisti che ogni anno affollano le isole cercando di avvistare i mammiferi marini prima di tutti e spingerli lontani dalla costa. Si potrebbe argomentare pensando che ogni cultura ha le sue tradizioni e che queste vadano sempre rispettate, ma in un mondo in cui si fa tanto parlare dei diritti degli animali, sembra impossibile che si continui a chiudere un occhio di fronte atti di crudeltà indicibile come questo.
Di sicuro la maggior parte dei religiosi di tutto il mondo non sembrano pronti ad accettare che un massacro come questo sia volere di Dio e, anche se lo fosse, sono altre le domande che sarebbe il caso di porci, ad esempio se possa davvero considerarsi civile una comunità che insegna alle nuove generazioni a compiere atti come questo.
Il dilemma morale che rappresenta la Grindadrap è profondo, ma al di là di quale sia la giustificazione data, sembra ormai chiaro che in questo mondo non vi sia più spazio per pratiche come queste, in grado di ledere gli equilibri naturali dell’ecosistema in maniera profonda ed insensata.