La rotazione nelle semine, elemento fondamentale per ottenere un raccolto abbondante. Il metodo si avvale dell’aiuto di madre natura.
Il metodo non vede tramonti, rispettare il ciclo della natura è importante per vedere i propri frutti nelle coltivazioni. La rotazione delle semine è un must nell’ambiente agricoli e va rispettato. Il lato positivo è che con questo processo, si possono realizzare dei raccolti più sostanziosi.
La terra va sfruttata, esiste per questo, per darci il sostentamento. Frutta e verdura non mancano mai sulle nostre tavole grazie all’aiuto della natura e delgli elementi. I nostri avi, nella produzione casalinga, hanno sempre tenuto conto dell’andamento del tempo.
Mai coltivare la stessa cosa per più tempo. E’ come se il terreno si stancasse, non fosse più propenso, ha bisogno di cambiamento. Viene incontro una tabella fatta su misura per creare l’abbondanza. Si deve tenere conto del luogo e della posizione dove si vive.
Leggete e guardate questa immagine sopra: descrive, come una famosa canzone che cantano da sempre i piccoli, come potrebbe avvenire la rotazione delle semine. Tutto va a rispetto del ciclo delle colture, seguendo questi step sono garantiti dei risultati sorprendenti.
Il metodo suggerito tiene conto delle stagioni adatte per le semine e anche del tipo di terreno. Ogni persona può adattare a seconda di dove vive, il risvolto è davvero positivo aggiungendo irrigazione quotidiana e magari qualche fertilizzante fai da te che non guasta
Il cambiamento degli ortaggi è necessaria e consiste nel cambiare ogni anno tipo di semina. Possiamo scegliere quella che più corrisponde ai nostri gusti. Il sistema è necessario perchè anche la terra ha bisogno di rigenerarsi visto che ogni ortaggio ha bisogno di un nutrimento specifico.
Attuando questa rivoluzione annuale, il terriccio ove è posto la semina, viene intenzionalmente “invitato” a produrre sostanze che ben si adattano alla verdura piantata. Un imput naturale come è tale che si organizza la terra. Un ciclo che avviene invertendo le semine.
Un esempio che può far meglio comprendere è la coltivazione del cavolfiore, questo ortaggio a foglie larghe, ha bisogno di molto fosforo. Una volta piantato la terra produrrà l’elemento per farlo crescere rigogliosamente. Terminata la raccolta, si provvederà a far riposare il terreno.
Il motivo è semplice: la terra deve rigenerare il fosforo e magari nell’attesa si semina altra pianta che invece ha bisogno di un altro tipo di sostanza. Possono andare bene i pomodori o le melenzane che appartengono alle solanacee.
La rotazione delle semine è un imperativo nell’agricoltura, una faccenda conosciuta fin nel Medioevo dove si rispettava il biennio e poi il triennio prima di cambiare piantagione.