Acidificazione degli oceani, purtroppo siamo sul punto di non ritorno

Acidificazione degli oceani: un fenomeno che rappresenta una minaccia vera e propria per gli ecosistemi marini e non solo. I dettagli

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Fondale dell’oceano (Canva) – Orizzontenergia.it

Il nostro Pianeta negli ultimi 70 anni è stato sottoposto a sollecitazioni importanti, tali da modificare, in modo irreversibile, il volto della terra per come lo abbiamo sempre visto. Da un lato lo scioglimento inesorabile dei ghiacciai confermato anche dalla NASA, dall’altro lo stato dei mari e degli oceani, grande risorsa che viene sfruttata e trattata in malo modo.

Gli oceani son solo sono diventati un ricettacolo di rifiuti e di plastica, tra i problemi più vistosi che ci troviamo ad affrontare oggi, ma c’è anche un’altra problematica, molto seria, che invece viene sempre tenuta un po’ nell’ombra. Si tratta dell’acidificazione degli oceani, una minaccia di grande portata in grado di mettere in serio pericolo gli ecosistemi marini. Ma vediamo nel dettaglio di cosa si tratta e perché è pericolosa.

Acidificazione degli oceani: cos’è e perché è una minaccia

Acidificazione oceani cosa accade
Fondali dell’oceano con coralli e pesci (Canva) – Orizzontenergia.it

L’acidificazione degli oceani è un fenomeno in atto ormai da diverso tempo. Le acque, infatti, aumentano la loro acidità in quanto stanno assorbendo sempre più alte quantità di anidride carbonica. Una capacità che viene descritta come positiva per il contrasto al cambiamento climatico perché consente di eliminare quantità non indifferenti di C02 dall’atmosfera. Ma a quale prezzo?

Basta guardare i numeri e le statistiche aggiornate per rendersene conto. Sono circa un terzo le emissioni nocive assorbite negli ultimi due secoli dall’oceano, una capacità che si è dunque ampliata rispetto ad una maggiore presenza nell’atmosfera. Di solito, infatti, i mari ne assorbono già un quarto. Ma un aumento della C02 nelle acque degli oceani cosa comporta?

Che l’anidride carbonica assorbita rilascia sostanze acidificanti nell’acqua dei mari che incidono quindi sulle condizioni del microclima marino con conseguenze pesanti per la fauna e la flora. Ad essere principalmente intaccato è il carbonato di calcio che si sta riducendo sensibilmente con conseguenze sulla sopravvivenza delle barriere coralline.

Le conseguenze per il mare e l’uomo

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Coralli a rischio (Canva) – Orizzontenergia.it

Gli scheletri dei coralli si assottigliano diventando sempre meno densi. Le stime parlano di un meno 20% entro il 2100. La conseguenza più evidente dell’acidificazione degli oceani è il fenomeno dello “bleaching”, ovvero lo sbiancamento dei coralli. Fenomeni non sporadici e che, ovviamente, hanno ripercussioni sull’equilibrio degli ecosistemi marini ma anche sull’economia delle zone costiere che sono dipendenti dal mare.

Tra le zone più colpite ci sono le cose dell’Oceano Atlantico dove l’acidificazione sta mettendo in difficoltà molte specie animali a noi familiari: granchi, cernie, gamberetti e questo si riversa con conseguenze negative anche sulla pesca.

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