Incentivo senza precedenti: potreste essere pagati per riciclare le bottiglie di plastica. Idea innovativa e green
E’ noto che uno dei problemi che affligge ancora il nostro pianeta è quello legato alla produzione ed allo smaltimento dei rifiuti. Nonostante i molti passi avanti che sono stati fatti, la situazione non sembra destare serenità, come invece ci si aspettava. Diciamo pure che, a prescindere da ogni cosa, il “lavoro grosso” è quello che tocca ai cittadini. Purtroppo ci siamo sempre nascosti dietro le fabbriche, le grandi industrie, scaricando su loro la responsabilità. Troppo comodo. In realtà la responsabilità è anche nostra. A prescindere da quella che è, in termini concreti, la produzione dei rifiuti, uno dei problemi legati a questa problematica è anche il consumo della plastica. Sappiamo bene che si tratta di prodotti altamente inquinanti.
Tossici, in ogni, modo sia per il nostro ecosistema che per il nostro benessere. La plastica rappresenta sicuramente una soluzione comoda, pratica e veloce, ma è giusto considerare questi aspetti e porli addirittura al di sopra del benessere della terra? In effetti non serve a nulla una vita più comoda se poi il prezzo da pagare è quello a cui stiamo assistendo soprattutto negli ultimi anni. A che cosa serve una vita più pratica se il tasso dei tumori continua a salire in modo significativo? A che cosa serve una vita più comoda se non possiamo neppure respirare in quanto anche l’aria è inquinata? Certo non possiamo attribuire la “colpa” di tutto questo alla plastica, eppure questo materiale, il suo utilizzo ed il suo smaltimento, hanno un ruolo fondamentale.
L’utilizzo delle bottiglie di plastica rappresenta ancora un grosso neo per la questione rifiuti: il rimedio intelligente
Da questa necessità, ovvero quella di ridurre i rifiuti, soprattutto di plastica, si sono attivate moltissime campagne di sensibilizzazione. La plastica può essere riutilizzata. Cosa vuol dire? Che abbiamo la possibilità di riutilizzare un flacone di plastica, per detersivi o di prodotti per la cura del corpo e della persona, semplicemente riempiendoli di nuovo prodotto. L’Italia detiene il triste primato per quanto riguarda l’utilizzo di bottiglie di acqua in plastica. Secondo quanto stimato da Acquaitalia, nell’anno 2021 si sono consumati, in questo modo, circa 13,7 miliardi di litri d’acqua. Questo dato, trasformato in numero di contenitori di plastica si traduce in circa 10 miliardi. Un numero spropositato, non credete?
Per arginare questo problema si è fatto affidamento sugli “ecocompattatori”. Ma che cosa sono? Si tratta di macchine realizzate per la raccolta delle bottiglie di plastica. Vi sarà sicuramente capitato di vederle agli ingressi dei supermercati o alle fermate dei mezzi pubblici. Per incentivare il riciclo in tale direzione, l’idea assolutamente innovativa è il modello Coripet. Tale progetto investe sul “circolo virtuoso del bottle-to-bottle” ovvero si occupa di recuperare le bottiglie di plastica per produrne di nuove. Ovviamente per realizzare questo processo occorre la collaborazione sia da parte delle aziende che da parte dei consumatori. L’idea è quella di incentivare al riciclo donando in cambio delle bottiglie di plastica dei buoni spesa.
Essere pagati, dunque, per riciclare bottiglie di plastica sembra essere un’idea assolutamente vantaggiosa per tutti. Un progetto che funziona alla grande, considerando soprattutto la situazione economica assai precaria che stiamo vivendo. In questo modo, infatti, le famiglie hanno modo di poter risparmiare qualcosa utilizzando i buoni per fare la spesa. Oggi i clienti di questo tipo di raccolta selettiva sono di circa 21 milioni, le tonnellate raccolte sono all’incirca 4 mila. Una grande idea, innovativa ed ecosostenibile in grado di risolvere in modo concreto il problema del consumo efferato della plastica e del suo smaltimento. La speranza, ovviamente, è quella che sempre più cittadini aderiscano a questa iniziativa.