Le notti estive potrebbero divenire un incubo a causa delle zanzare, ma perché il loro morso è così fastidioso?
L’estate è sicuramente apprezza da moltissime persone per il suo calore e le lunghe notti che è in grado di regalare, ma sicuramente non è poi così amata per la proliferazione ed il fastidio generato da alcuni insetti. Tra i protagonisti dell’estate, senza dubbio non potremmo non trovare anche le zanzare, animali in grado di tormentarci 24 ore su 24.
La proliferazione della zanzara tigre, infatti, non rende tranquille nemmeno le giornate in giardino, di notte è però la zanzara comune a fare il suo ritorno costringendoci spesso a dormire con le finestre chiuse anche quando potremmo sfruttare i favori di una delicata brezza estiva. In molti però si chiedono perché, oltre al danno, siamo costretti anche a subire la beffa, visto che dopo aver ceduto il nostro sangue a questo insetti siamo costretti a subire conseguenze anche peggiori.
Morso della zanzara: C’è la biochimica dietro la sensazione di prurito
La bellezza di una calda serata estiva sotto un manto di stelle può essere facilmente eclissata dalla presenza delle fastidiosissime zanzare. È incredibile come un piccolo insetto sia in grado di rovinare i momenti più belli eppure, purtroppo, non vi è persona che sia in grado di scampare a questa tortura. Ma per quale motivo il morso di zanzare fa così tanto prurito?
Seppur la zanzara possa sembrare un animale semplice, in realtà è anch’esso frutto di una lunga evoluzione che ha portato questo insetto a specializzarsi nel trarre beneficio dalle sostanze nutritive già processate dall’organismo dal quale queste succhiano il sangue. Nessuno accetterebbe di buon grado di perdere questo elisir prezioso e, proprio per questo, la zanzara ha dovuto sviluppare meccanismi unici.
Quando una zanzara vuole prelevare il nostro sangue, quindi, non dovrà limitarsi a pungere la pelle, ma dovrà anche fare in modo di non rendere doloroso il suo morso per non finire schiacciata. Per fare ciò, le zanzare prima di succhiare sangue sono costrette ad iniettare una sostanza anestetica, formata da proteine che svolgono anche un’altra funzione, quella di anticoagulanti, in modo che il flusso del sangue non si fermi.
A questo punto entra in gioco il nostro sistema immunitario che nello svolgere la sua funzione avvia una risposta a questo agenti iniettati dall’esterno rilasciando istamina, una molecola che purtroppo, non solo attira le cellule immunitarie ma provoca anche prurito. Anche se grattarsi è quasi inevitabile, poi, questa pratica è ancora più deleteria, perché provocherà ulteriori danni e un rilascio ancora maggiore di istamina, innescando una reazione a catena che potrebbe anche degenerare.
Anche sul morso di una zanzara può rappresentare un evento apparentemente banale, quindi, la verità è che dietro di esso si nasconde una danza di sostanze e reazioni tutte frutto di millenni di evoluzione. Nulla è scontato in natura, nemmeno il pizzico di una zanzara, quel che è certo, tuttavia, è che ognuno di noi ne avrebbe voluto fare volentieri a meno.
