Una buca scavata nella spiaggia da dei ragazzi, ignari che da lì a poco una Nazione pensasse che fosse un meteorite.
Una storia davvero strana quella che si è verificata in questi giorni e che ha dell’incredibile. La vicenda vede come protagonista un osservatore stellare dilettante di Dublino di nome Dave Kennedy. Lo stesso, mosso dall’eccitazione di scoprire sempre piu’ su quello che riguarda il nostro pianeta, si convinse di aver fatto una scoperta rivoluzionaria.
Nello specifico lo stesso pensava di aver trovato un cratere meteoritico. Per un appassionato di astrofisica, trovare un grande buco nel terreno con una piccola roccia nera sul fondo è motivo di forte emozione. La roccia pensava fosse un asteroide proveniente dallo spazio. Visti i dubbi, contattò allora vari esperti di astronomia per confermare la sua teoria. Ma il finale ha dell’incredibile.
Kennedy notò inoltre un segno di bruciatura su un lato della roccia, dettaglio che faceva pensare a lui che si trattasse dell’angolo da cui era caduta. I visitatori della spiaggia erano veramente incuriositi dallo spettacolo, indicandolo come uno mai visto prima. Ma cosa c’era dietro quella scoperta? Kennedy rimase di sasso quando ha scoperto che il cratere non derivava da un evento cosmico – come lui pensava – ma era semplicemente una buca scavata da due giovani.
A quanto pare infatti era stata ottenuta questa buca usando delle vanghe da spiaggia. Il buco in questione era stato realizzato un giorno prima della scoperta di Kennedy e ci sarebbero dei filmati sui social media che andrebbero a corroborare questa ipotesi, maggiormente accreditata, della buca scavata dalla mano umana.
Nel video si vedono infatti degli uomini seduti nella buca che scavavano con le vanghe dei bambini. Nonostante lo scivolone preso da Kennedy – che coinvolse pure una Nazione che ha riportato la notizia al tg – ha ancora intenzione di far analizzare la roccia.
Quel ritrovamento infatti gli dà ancora la speranza che possa esserci in questa vicenda almeno un valore scientifico. E’ improbabile poi – completano gli esperti – che la Terra venga colpita da un oggetto largo 1 km. Questo almeno per almeno 1,000 anni, nulla esclude che possano esserci dei meteoriti più piccoli pronti a cadere.