Fattorie verticali galleggianti, si possono coltivare verdure nel mare e ricavare acqua dolce

Coltivare verdure direttamente in mare è l’obiettivo degli scienziati: nascono le fattorie verticali galleggianti, che sfruttano l’evaporazione dell’acqua marina.

Acqua del mare (Canva) – Orizzontenergia.it

Gli scienziati hanno trovano un modo originalissimo per coltivare piante direttamente in mare. Come è possibile? Grazie alle fattorie verticali galleggianti, questi sfruttano l’evaporazione dell’acqua marina, producendo così acqua dolce con cui irrigano le colture. Un nuovo metodo per produrre acqua dolce, che poi è la base stessa della vita e della produzione del cibo.

Si tratta di una tecnologia che apre le porte al futuro, una tecnica fondamentale per contrastare la crisi climatica e la carenza di acqua dolce. La carenza di acqua dolce è un problema sempre più diffuso sul pianeta, causato dai sempre più lunghi periodi di siccità. L’acqua di mare, salata, dunque, potrebbe essere alla base della nuova acqua dolce.

La tecnica incredibile sperimentata dagli scienziati: le fattorie verticali galleggianti sono il futuro

Coltivazione verdure (Canva) – Orizzontenergia.it

Le fattorie galleggianti sono un metodo innovativo per la produzione di verdura anche in mare. In questo modo non si sottraggono terreni e non si spreca acqua pulita. I ricercatori della University of South Australia e della Hubei University of Technology della Cina, hanno collaborato insieme riuscendo a trovare un sistema ingegnoso per mettere in piedi un’agricoltura sostenibile.

Le fattorie sono create direttamente in mare, sono totalmente autosufficienti, e sfruttano l’energia del sole, mentre le colture si alimentano con l’acqua del mare. Insomma, hanno un impatto ambientale minimo, non producono inquinamento, sono Green al 100% e abbattono gli sprechi. Le prime sperimentazioni hanno dato esisti molto positivi.

Acqua marina (Canva) – Orizzontenergia.it

Il primo test messo in pratica dagli scienziati è stato eccezionale, tanto che si è riusciti a far crescere broccoli, lattughe, cavoli cinesi, senza irrigazioni manuali, senza acqua pulita, senza intervento umano. Le verdure sono cresciute e si sono coltivate da sole, con un tasso di sopravvivenza dell’80%. Circa il 20%, invece, non si è sviluppato perfettamente, oppure si è seccato.

Sicuramente un segno positivo, che apre le porte al futuro dell’agricoltura. Una tecnica ancora da perfezionare, magari con la somministrazione di nutrienti, ma che lascia ben sperare. Inoltre, le strutture verticali riducono notevolmente gli spazi. L’evaporazione dell’acqua marina è del tutto pura, tanto che si può tranquillamente bere. Secondo i test, la sua salinità è bassissima, anche sotto i livelli consigliati dalle linee guida internazionali.

Ottimizzazione degli spazi, impatto ambientale minore e sfruttamento dell’acqua di mare, sono i concetti alla base dell’agricoltura e dell’allevamento del futuro, per contrastare i cambiamenti climatici. Ad esempio, la siccità viene già combattuta grazie all’utilizzo della pioggia artificiale, grazie a un progetto ambizioso e futuristico.

Ma non solo, perché sono nati già da tempo gli allevamenti galleggianti, dove gli animali sono allevati su piattaforme galleggianti. Senza contare il progetto più ambizioso e difficile di tutti, che forse cambierà il destino dell’uomo, è chiamato Oceanix, ossia la prima città galleggiante per far fronte alla crisi climatica.

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