Un passo storico dell’ONU nella lotta ai diritti dei bambini, il futuro dell’ambiente e delle nuove generazioni è in mano nostra
Si sente parlare continuamente di sostenibilità ambientale per un futuro migliore ma spesso le parole restano tali ed i fatti tardano ad arrivare. In questo senso, tuttavia, l’ONU ha dato una svolta decisiva stabilendo come gli atti di irresponsabilità verso il pianeta sono, in verità, atti lesivi nei confronti delle future generazioni e, come tali, punibili per legge.
Questo quanto si evince dal trattato che sta facendo parlare molto il web, sarà veramente trovato il momento di fare qualcosa di concreto? Sicuramente si, soprattutto perché il pianeta potrebbe non reggere ancora molto all’inquinamento ed allo sfruttamento delle sue risorse, conseguenza che peserebbe soprattutto sulle generazioni future, per ora incolpevoli di quanto sta accadendo.
L’ONU incalza gli stati, proteggere le generazioni future è il primo obiettivo da mettere nel mirino
Da quando l’uomo ha iniziato a mettere piede sul pianeta la sua impronta è divenuta sempre più indelebile, sfruttamento delle risorse indiscriminato, incessante crescita industriale ed espansione incontrollata delle metropoli hanno portato ad una situazione pericolosa per il pianeta ma, soprattutto, per le generazioni future, incolpevoli di quanto accaduto fin ora, ma che probabilmente pagheranno il prezzo più caro.
Salvaguardare il futuro del pianeta significa salvaguardare la stessa razza umana, questo quanto si evince dal documento emesso dall’ONU che incita gli stati di tutto il mondo ad avere un occhio maggiormente attento sulla questione. Il diritto dei bambini di godere del pianeta come ne abbiamo goduto noi è sacrosanto e va tutelato con ogni mezzo.
Il commento generale n.26 parla chiaro “i bambini hanno diritto a vivere in un ambiente pulito, sano e sostenibile“, è così che tra i diritti universali dei bambini figura quindi anche questo nuovo diritto, fin ora dato troppo per scontato. Nell’era della crisi climatica, della continua perdita di biodiversità e dell’inquinamento, la posizione dell’ONU potrebbe essere un faro, offrendo indicazioni su come proteggere il presente per salvaguardare il futuro.
Secondo quanto diramato gli stati non sarebbero solo responsabili i garanti dei diritti dei bambini, ma anche i responsabili per qualsiasi azione che possa minare in futuro questo diritto a vivere e in un ambiente salubre. Un passo importante che speriamo tutti sortisca il suo effetto, quello di accendere ancor di più una coscienza comune verso la sostenibilità ambientale, non solo agli stati, visto spesso come organo quasi misterioso, ma anche nei cittadini, che sono il vero cuore pulsante dello stato e la mano che può, quindi, operare in maniera più concreta verso il cambiamento, partendo proprio dai piccoli gesti quotidiani.
La pronuncia dell’ONU attraverso il Commento generale N.26 riafferma l’importanza di vedere il mondo non tramite i nostri occhi, ma tramite quelli dei nostri figli, questo perché saranno loro che erediteranno le nostre sfide e subiranno le conseguenze reali delle azioni sbagliate di oggi.