Una migrazione straordinaria e perfetta, “sembra abbia seguito un navigatore satellitare!”
La natura è sempre è in grado di stupirci in ogni suo aspetto ma le migrazioni degli uccelli hanno da sempre incuriosito l’uomo. La capacità di alcuni animali di seguire rotte precise anche senza che le abbiano mai sostenute prima è quasi inspiegabile, così come resta inspiegabile la precisione e la potenza di alcune migrazioni, come è stata quella del Falco Pecchiaiolo Occidentale oggetto dello studio in questione, avvenuta in soli 42 giorni tramite decine di stati e, soprattutto, seguendo una rotta ben precisa.
Dal quasi estremo sud africa fino in Finlandia, questo il tratto da 10 Mila chilometri percorsi dal falco, di certo non l’unico uccello in grado di coprire distanze simili ma uno degli unici ad avere una capacità di problemi solving così accentuata, una capacità che gli ha fatto compiere deviazioni per scampare ad alcune perturbazioni e riprendere la sua rotta in maniera talmente perfetta da generare una linea retta che sembrerebbe quasi disegnata con il righello.
10.000 km in 42 giorni, la precisione del Falco Pecchiaiolo Occidentale non ha eguali!
Nel teatro spesso sconosciuto della natura ogni protagonista può avere storie assurde da raccontare e, in questo caso, anche il falco Pecchiaiolo Occidentale in questione ne avrebbe sicuramente una. Per nostra fortuna l’animale era stato dotato di GPS in Finlandia e questo ha potuto regalarci uno scorcio unico sulle abitudini di questa specie e sulle loro incredibili abilità da navigatori.
Seguendo la rotta del Falco che lo ha portato dalla punta dell’Africa fino in Finlandia, è possibile notare particolari unici che non lasciano spazio al caso. Oltre 10.000 chilometri percorsi in 42 giorni, praticamente coprendo una distanza in volo di circa 242 chilometri ogni giorno da un continente all’altro prevedendo anche il meteo.
Il falco è stato chiamato Aria ed è partito da Reitz superando ostacoli naturali e climi diversi. Quello che ha colpito gli osservatori, però, non è stato tanto il viaggio quanto la precisione dell’animale nel seguire una linea retta precisissima, fatta eccezione per qualche deviazione indispensabile. Durante il suo viaggio il falco ha infatti evitato le insidie del Sudan e le tempeste del mediterraneo, affiancando il Nilo ed utilizzandolo come guida per un tratto del suo percorso.
Lasciata la deviazione sul Nilo l’animale ha ripreso la sua rotta mirando dritto come un compasso verso la Finlandia. Dalla cartina è possibile apprezzare tutto ciò e restare ancora una volta estremamente meravigliati dalla complessità della natura. Questo episodio sottolinea anche l’importanza della protezione degli habitat naturali, garantendo rotte migratorie sicure per le specie che stagione dopo stagione, affrontano questo incredibili viaggi.
Migrazioni come quella di Aria ci ricordano quanto ancora ci sia da imparare dagli animali, in grado di sfruttare quel che hanno ottenendo risultati che noi non potremmo mai ottenere senza affidarci a complessi strumenti. Questa femmina di Falco Pecchiaiolo Occidentale con la sua migrazione da 10.000 chilometri ci ha ricordato il ruolo vitale che ogni creatura svolge nell’ecosistema, senza paura e sfruttando le sue sole capacità.