Culle e lettini possono avere una seconda vita, ma solo se segui i consigli giusti. Ecco cosa c’è da fare, oggi non dovrai piu’ buttarli.
Riciclare è sempre un qualcosa di assolutamente motivante e gratificante, inutile girarci attorno. E’ bello perché ti permette di creare qualcosa con le tue mani e dare una seconda vita ad oggetti che avresti dato per rifiuto. Dato che negli ultimi anni si assiste ad una massiccia presenza di rifiuti che hanno invaso il pianeta, è ora di darci una regolata.
Ecco allora che tutto quello che abbiamo in casa può tornarci utile. Prendiamo ad esempio culle e lettini, se i bambini sono ormai cresciutelli possiamo decidere di donarli a qualcuno che conosciamo con bimbi piccoli o in arrivo. Ma se nessuno ne ha bisogno, potresti assolutamente riciclarli. Vediamo quindi come, ci tornerà utile.
Culle e lettini, come riciclarli
Culle e i lettini possono essere impiegati in vario modo all’interno della vita domestica, sia per interni che esterni. Ad esempio può essere interessante realizzare dei divanetti da giardino, ma come? No panic! Occorrerà eliminare le due spalliere presenti sul lato più lungo del letto ed il gioco è fatto. Con questa chicca di design potrai davvero rilassare un po’ all’aperto.
Stessa funzione può essere adibita anche in camera da letto o in una spaziosa cucina. Sempre destinato ad impreziosire i nostri momenti di relax, si potrebbero usare culle e lettini per ottenere un bel portariviste. Potrai appenderla in verticale, o un portasciugamani unico per il bagno. Se poggi la spalliera nel giardino, ottieni delle doghe dove appoggiare i vasi. Una fioriera verticale così non si era mai vista. Sempre con la stessa policy, ossia recuperando la spalliera, questa può evolversi in un meraviglioso organizer dove riporre tutti gli oggetti che utilizziamo per il tempo libero.
Se invece lasciate il lettino così per com’è, potete ricavarci un’originale scrivania dove poter trascorrere le ore all’insegna dello studio, ma anche disegnare e leggere. Basta che appoggi uno scaffale resistente ed il gioco è fatto. O al contrario prendiamo il lettino e lo priviamo della spalliera – magari usando questa parte per sviluppare le idee già formulate sopra – per ottenere un angolo da gioco privato.
