Polo Nord non ha più ghiaccio: la triste scoperta del team di ricerca italiano del Cnr. Come stanno le cose e quali sono le conseguenze
La ricerca scientifica non si ferma mai, è continuamente al lavoro, impegnata ad indagare fenomeni nuovi e a dare risposte ad un mondo in continuo cambiamento. La crisi climatica costringe ad accelerare i tempi per capire quali sono davvero le condizioni del Pianeta e come agire al più presto per arginare i danni. Questo quello che ha portato un team italiano fino al Polo Nord geografico.
I tecnici del Cnr si sono spinti a latitudini dove nessun italiano era mai arrivato fino ad ora, per studiare il fenomeno delle microplastiche. È qui però che il team ha dovuto riscontrare una spiacevole situazione: il ghiaccio marino del Polo Nord ormai è pochissimo. Un riscontro peggiore di quello che dicono le stime, che nessuno si aspettava e che coinvolge indistintamente tutti. Vediamo nel dettaglio qual è la situazione.
Il Cnr si è spinto fino alla punta più a Nord del Polo, posizione mai raggiunta fino ad ora. Le zone più lontane ad essere state toccate dai ricercsatori del Bel Paese erano le isole Svalbard tra Norvegia e Groenlandia. Un grande risultato dunque ottenuto grazie all’attività dell’Istituto di scienze polari del Cnr che dal 2019 è occupato a studiare tutti gli ecosistemi polari.
Oltre al tracciamento delle microplastiche nel sistema glaciale, i tecnici non hanno potuto fare a meno di constatare che la presenza del ghiaccio marino è davvero risicata. La copertura marina di ghiaccio è arretrata in maniera spaventosa, così tanto che le zone che prima non erano perlustrabili per via della presenza delle coperture glaciali adesso sono, invece, del tutto attraversabili. Un segno evidente del riscaldamento globale, il commento dei tecnici che ricordano che quanto sta accadendo riguarda tutto il mondo e non solo l’Artico.
Si è scritta, dunque, una tappa importante della ricerca scientifica. Arrivare a queste latitudini rappresenta un punto fondamentale per lo studio dei cambiamenti climatici. Una prova di come il sistema artico sia in continuo cambiamento ed una spedizione significativa che dopo l’osservazione permetterà di mettere in campo delle nuove politiche che consentono una gestione efficace delle zone, scongiurando il peggio per l’Artico ed il mondo intero.