Un%26%238217%3Bauto+elettrica+che+non+ha+bisogno+di+ricaricarsi.+L%26%238217%3Bultima+invenzione+indiana+con+l%26%238217%3BAI
orizzontenergiait
/2023/09/27/auto-elettrica-non-ha-bisogno-ricaricarsi-invenzione-ai/amp/

Un’auto elettrica che non ha bisogno di ricaricarsi. L’ultima invenzione indiana con l’AI

Un’auto elettrica che non ha bisogno di ricaricarsi: arriva la svolta. L’efficienza è dell’88% ed il sistema rivoluzionario

Auto elettrica in carica (Canva) – Orizzontenergia.it

Prima i carburanti, oggi la spina. Sappiamo che le auto in un modo o nell’altro hanno bisogno di essere ricaricate: in modo veloce ma inquinanete con i carburanti classici, oppure in maniera molto lenta ma sostenibile con la corrente. Tutto questo a breve potrebbe non essere più corretto. È stata progettata, infatti, un’auto che non ha bisogno di essere ricaricata. Si tratta di un sistema innovativo basato su un motore elettrico a corrente continua ed è una vera rivoluzione.

Il merito è dei ricercatori dell’Università di Tecnologia e Ricerca di Odisha, in India, che hanno ideato un metodo che potrebbe rendere non necessario il collegamento dell’auto con la spina alla corrente elettrica per fare “il pieno” e ripartire. Si tratta di un risultato raggiunto, in parte, grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Vediamo maggiori dettagli in merito.

Un’auto elettrica che non ha bisogno di ricaricarsi: come funziona

Intelligenza artificiale (Canva) – Orizzontenergia.it

Un sistema che grazie all’intelligenza artificiale e al funzionamento dei pannelli solari non ha bisogno di essere ricaricato tramite la spina. È questa la combo a dir poco unica che hanno progettato gli esperti indiani. Un’auto elettrica che non ha necessità di ricaricare le proprie batterie grazie alla potenza del sole, ad un sistema che tramite l’Ai massimizza la produzione dell’impianto solare e all’energia cinetica prodotta da ogni frenata. Si parla, infatti, di frenata rigenerativa in quanto l’energia che produce viene sfruttata per ricaricare la batteria.

Si tratta, insomma, di un sistema che riesce ad operare con una efficienza pari all’88%, molto maggiore dei motori tradizionali che lavorano con un’efficienza che va dal 75 all’80%. Ma come, praticamente, è possibile tutto questo? Grazie ad un algoritmo che tramite il calcolo della temperatura e della luce solare fa in modo che ogni cella produca la giusta quantità di energia che consente all’auto di funzionare alla perfezione tramite lo stoccaggio nelle batterie.

Una modalità, dunque, che consente di calibrare la potenza e renderla uniforme e nello stesso tempo di modificare la resistenza delle celle in base alle condizioni che si presentano. Ecco allora che massimizzando l’efficienza energetica si ottiene il massimo rendimento. Si incamera energia nelle giornate di sole, si mette da parte quella che non serve per le giornate uggiose e nello stesso tempo si produce altra energia quando il veicolo frena così che l’auto ha sempre una certa autonomia senza necessità di alimentazione.

Batteria di un’auto elettrica (Canva) – Orizzontenergia.it

Un’innovazione che imprime un ulteriore passo in avanti verso l’uso di mezzi che non dipendono da fonti inquinanti e soprattutto che sia quasi del tutto autonomo. Un brevetto che cambierebbe davvero le cose non solo per le macchine su strada ma anche per quelle industriali e per gli elettrodomestici.

Francesca Bloise

Giornalista professionista, laureata in Giornalismo e cultura editoriale presso l'Università di Parma, ho coltivato la passione per la scrittura e l'informazione fin dal liceo ed oggi ne ho fatto il mio lavoro. Seguo ormai da tempo i temi legati all'ambiente e alla sostenibilità, in cerca di curiosità sul green e le energie rinnovabili perchè credo che un'informazione inclusiva non possa lascere indietro tutto questo.

Pubblicato da