Una storia incredibile ha fatto il giro del mondo: la sua protagonista è una donna che ha vissuto su un albero alto 50 mt per 738 giorni. Scopriamone maggiori dettagli.
Trasformare un albero nella propria casa: questa l’impresa storica di Julia Butterfly Hilly, la cui esistenza per 738 giorni è diventata in stile Tarzana.
Questa decisione ha cambiato per sempre il corso dell’esistenza della protagonista di questa storia incredibile che ha fatto il giro del mondo: all’anagrafe Julia Hill, nel 1977 a fronte della sua particolare missione, destinata a dare voce a una causa ambientale, la stampa l’ha ribattezzata con il nome di Butterfly.
All’epoca molto giovane, il suo impegno negli anni Novanta era mobilitare le masse per riuscire a contrastare l’abbattimento della foresta californiana. Per catalizzare l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica Julia si è calata in un’impresa non da tutti: salire su un albero e restarci per giorni. In totale la donna ha vissuto 738 giorni sopra quell’albero in segno di protesta.
Prima di Julia, il record raggiunto da un uomo di giorni passati su un albero era pari a 42. Nessuno era mai arrivato a 100 giorni passati sopra un albero: così l’impresa dell’attivista, che con la sua mobilitazione ha raggiunto i 738, ha segnato la storia.
Tra l’altro con la sua azione Julia non solo ha superato ogni record, ma è riuscita nel suo scopo: all’epoca, infatti, la Maxxam Corporation ha ceduto, decidendo di non abbattere gli alberi previsti. In quei lunghi 738 giorni a fare da casa a Julia è stato un albero della specie della sequoia sempre verde, tipico della California (scopri qui un approfondimento su un albero incredibile).
L’albero, alto 50 metri, è stato battezzato con il nome di “Luna”. Fino al 18 dicembre 1999 l’albero e la sua ospite sono rimasti insieme, affrontando sole, pioggia, vento e perfino la neve (qui ti abbiamo parlato delle case sull’albero più suggestive in Italia dove dormire).
Dopo quell’impresa, Julia Butterfly Hilly ha viaggiato per tutto il globo raccontando l’esperienza forte vissuta, continuando a dare voce alle cause ambientale. Tutta la sua vita è stata dedicata all’attivismo politico. L’ambientalista negli anni ha anche scritto dei libri dedicati all’esperienza vissuta su quell’albero.
Inoltre ha ricevuto un dottorato ad honorem per gli studi umanistici da parte dell’Università della California e la sua avventura ha ispirato il brano dei Red Hot Chili Peppers “Can’t Stop”.
La sua storia virtuosa è la prova di come una singola azione possa avere un grande impatto positivo sul mondo intero. Certo che chi soffre di vertigini non potrà replicare l’esperienza di Julia, ma potrà prenderla ad esempio per credere quanto con il nostro agire possiamo aiutare davvero il nostro Pianeta e rendere migliore l’umanità.