Il “draghetto” fa il giro del web, scoperta la verità sulla sua identità: di chi si tratta

Un draghetto ha sollevato la curiosità di tutti gli utenti, e attorno a questo animale girano tante informazioni errate: di cosa si tratta, in realtà?

geco Madagascar scambiato drago
La foto del geco che circola sul web (foto dal web e dai social) – Orizzontenergia.it

Ogni tanto, sul web, rispuntano fuori le foto di un piccolo animale che, effettivamente, assomiglia a un drago. Tanti utenti, presi in giro dalle errate informazioni, pensano sia davvero un piccolo drago. In realtà, questo affascinante draghetto non è altro che un esemplare di Uroplatus phantasticus. Si tratta, in pratica, di una specie di geco, chiamata anche “geco satanico dalla coda a foglia”.

Questo geco è davvero particolare, un rettile dalle forme uniche, che sembra provenire dall’inferno. Il muso sovrastato da due specie di corna, le ali da pipistrello, la coda che sembra una foglia secca, e i colori vivaci blu e rosso, lo rendono una specie quasi infernale. Originario del Madagascar, questo animaletto, in realtà, non presenta ali. Ma, allora, le foto che girano sul web sono tutte bufale? Esattamente.

Le bufale sul web, il draghetto alato che ha incuriosito tanti utenti

Uroplatus phantasticus caratteristiche
Il geco si camuffa spacciandosi per una foglia (Canva) – Orizzontenergia.it

L’Uroplatus phantasticus è un rettile notturno, dotato di grandi occhi rossi, squame adesive sotto le zampette e artigli utili per arrampicarsi sugli alberi. Si nutre di insetti, come tutti i gechi sul pianeta, ed è molto timido. Sfugge ai predatori mimetizzandosi con la natura, ma anche mettendo in atto tattiche precise. Questo, ad esempio, appiattisce il ventre contro la superficie, riducendo la sua massa, ingannando i nemici.

Oppure, riesce ad aprire la bocca, all’interno rossa vivace, simulando le fauci di un serpente, e spaventando i predatori. Infine, altra tattica che è solito sfruttare è quella dell’automutilazione, si stacca la coda, lanciandola, e così, mentre il nemico è distratto, lui ha il tempo di fuggire. Questo geco, specie endemica del Madagascar, vive nelle foreste tropicali dell’isola, in particolare nell’area centrale.

Fortunatamente, non è una specie a rischio estinzione, come conferma la Red List della IUCN, l’Unione Nazionale per la Conservazione della Natura. Da adulto, il geco satanico raggiunge circa i 10 cm di lunghezza, coda compresa. Altra caratteristica curiosa, è la presenza di ciglia sulla parte superiore degli occhi. Come tutte le specie di gechi, anche questa non presenta palpebre, ma una particolare membrana protettiva trasparente sugli occhi.

geco satanico coda foglia
Uroplatus phantasticus (Wikipedia) – Orizzontenergia.it

Per rimuovere eventuali detriti depositati sulle pupille, invece, utilizzano la lunga lingua. In precedenza abbiamo accennato alla colorazione dell’Uroplatus, blu e rossa, ma si può trovare anche in altre colorazioni, come marrone e giallo, oppure arancione e rosso, viola e grigio. Presenta anche dei piccoli puntini neri sul dorso. Depone le uova durante la stagione delle piogge, in un nido costruito sotto le foglie secche.

Alcuni zoo allevano questa specie, come ad esempio lo zoo di San Diego, negli Stati Uniti, dove è possibile ammirarlo al di fuori del Madagascar. I gechi satanici, comunque, sono animali estremamente vulnerabili, possono vivere bene solo nel loro ambiente. Esiste anche un mercato nero di questa specie, con cacciatori che catturano gli esemplari per rivenderli ai collezionisti di tutto il mondo. Non a caso, la Wide Fund for Nature inserisce gli Uroplatus tra le specie selvatiche più ricercate dai commercianti illegali.

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