Il lago Bajkal è conosciuto per essere il più profondo al mondo: questa meraviglia unica nel suo genere è in forte difficoltà, visto che sta correndo dei rischi enormi. Vediamo nel dettaglio cosa sta succedendo.
Il lago Bajkal è conosciuto per essere il più antico e profondo sulla faccia della Terra e pertanto è una risorsa davvero preziosa. Collocato al confine tra Siberia e Mongolia del Nord, è posto a un’altitudine pari a 454 metri rispetto al livello del mare, è lungo 626 km ed esteso per 31mila km.
Lago dolce, dalla forma allungata, acuta e stretta, al suo interno è racchiusa il 23% dell’acqua dolce del mondo. Questa meraviglia, dal forte impatto visivo e preziosa risorsa per l’umanità, attualmente si trova in una situazione di difficoltà.
Ripercorrendo i fatti vediamo come nel luglio del 2023 la Camera bassa del parlamento della Russia, la Duma, ha dato il via libera a un disegno di legge relativo alla deforestazione di una zona pari a 90 km quadri, posta intorno al prezioso lago.
In quest’operazione è previsto l’abbattimento di 762 ettari di foresta con l’obiettivo di costruire nuove strade, bar, ristoranti e alberghi nonché opere destinate a contrastare eventuali frane e inondazioni.
Non si sa ancora se questa proposta otterrà l’effettiva approvazione, ma è già tanta la preoccupazione per la condizione futura del lago Bajkal che potrebbe essere minato nel profondo con questa operazione di deforestazione. In passato il lago ha dovuto fare i conti con non pochi problemi per via del bracconaggio e per l’inquinamento (scopri qui un arcipelago in forte difficoltà).
Il lago Bajkal è a rischio: il quadro è preoccupante, scatta l’allarme da parte degli ambientalisti
A fronte del disegno di legge russo volto a costruire nuove aree intorno al lago Bajkal è scatto l’allarme. Usare, infatti, macchinari pesanti in queste zone così fragili rappresenta un grande rischio, che può determinare pesanti problemi per il suolo e gli ecosistemi.
È già stato riscontrato come scaricare sedimenti e liquami non trattati all’interno delle acque determini la contaminazione del lago per via della spirogira, alga tossica che non è del luogo e che può danneggiare in modo irreversibile la preziosa risorsa (qui ti abbiamo parlato di un altro lago in serie difficoltà).
Per via del quadro preoccupante gli attivisti sono insorti, puntando il dito contro il disegno di legge. Infatti a loro avviso questo processo di deforestazione anche se controllato minerebbe nel profondo il lago, tutelato dall’Unesco dal 1996. Proprio l’ente è intervenuto sulla proposta sottolineando come gli interventi non farebbero che indebolire la protezione del lago. Pertanto è stato richiesto uno studio approfondito e dettagliato in merito alle conseguenze dettate dall’attuazione dei provvedimenti.