Usi anche tu il classico dentifricio commerciale? Quando scoprirai cosa contiene ci penserai due volte ad acquistarlo. Ecco tutto quello che non sai sul tuo amato dentifricio.
L’igiene orale è una pratica quotidiana automatica, un gesto che compiamo quasi senza pensarci. Lavarsi i denti non ha solo un’importanza puramente estetica ma soprattutto funzionale. Se facciamo uno sforzo e andiamo oltre alla semplice bellezza dell’avere denti bianchi e splendenti e un alito sempre fresco, potremmo capire come dai denti e dalla loro cura partono numerosi effetti che riguardano tutto il nostro corpo. Oggi, la medicina dentale ha fatto notevoli progressi, consentendo il trattamento e la cura di numerosi problemi dentali. La salute della bocca è diventata finalmente un indicatore centrale della salute generale del corpo. La bocca è una porta d’ingresso al nostro organismo, e le condizioni in cui si trova possono influire su altri aspetti della nostra salute, compresi cuore e sistema respiratorio. Nonostante i progressi nella tecnologia odontoiatrica, spesso ci affidiamo a prodotti commerciali come il dentifricio per la nostra igiene orale. Molte formulazioni però contengono sostanze che, se assunte in quantità eccessive nel tempo, possono diventare dannose per la nostra salute. Da oggi fai attenzione all’INCI del tuo dentifricio.
Dentifricio, sai davvero cosa contiene?
Il dentifricio commerciale, viene proposto come il prodotto indispensabile per la salute dei denti, ed in effetti è così. Questo prodotto nasce con lo scopo di ridurre il rischio di placche e pulire lo strato più superficiale di smalto dai residui di cibo. Questa routine di pulizia è fondamentale per prevenire la proliferazione di batteri e virus che potrebbero causare carie e gengivite. Rimuovere la placca è il primo passo per avere una bocca davvero sana. Spesso però il dentifricio contiene delle sostanze chimiche non propriamente amiche della salute. Tra queste in primis troviamo il tanto acclamato fluoro. Il suo impiegato è legato alla riduzione e prevenzione delle carie, ma la sua assunzione eccessiva può portare a tosse cronica, difficoltà respiratoria e altre complicazioni. Anche il laurisolfato di sodio, aggiunto principalmente per creare schiuma, può causare dermatiti se ingerito in grandi quantità. Il triclosano, aggiunto per migliorare la conservazione del prodotto, non è altro che un antibatterico e antifungino, che può nel lungo termine distruggere il microbiota intestinale se ingerito abitualmente. Nelle classiche formulazioni troviamo poi il glicole propilenico, utilizzato semplicemente per migliorare il sapore del dentifricio ma non contribuisce in alcun modo alla salute dentale.
Come evitare i rischi legati al dentifricio comune?
Tutte queste sostanze sono in realtà sicure ed innocue per la nostra salute, ma solo se non le ingerissimo. Nella realtà dei fatti è stato dimostrato che ogni persona che fa utilizzo di dentifricio per pulire i denti, ne ingerisce ben il 30% ad ogni lavaggio. Immaginate ora quanto dentifricio ingeriamo nel corso degli anni tutti i giorni. Un dato che ovviamente ci fa capire come queste sostanze possano minare la nostra salute nel corso del tempo. Qual è la soluzione a questo problema? Dentifrici solidi biologici o paste fatte in casa possono essere una soluzione economica e sicura. Una ricetta semplice che puoi preparare anche in casa unendo un cucchiaio olio di cocco e uno di bicarbonato di sodio (o argilla), insieme ad un cucchiaino di sale. Quest’ultimo è opzionale e serve per aumentare l’azione abrasiva. In opzione poi è possibile aggiungere anche della stevia o essenza di menta per rendere il sapore più gradevole.