Un albero rarissimo che si credeva scomparso è stato ritrovato dopo 2 secoli: dove si trova ora e qual è lo stato dell’arte al momento
La natura è in grado di riservare sempre grandi sorprese, anche quando si trova in difficoltà. Sappiamo bene quanto l’ecosistema terrestre sia fragile ed in continua retrocessione a causa della crisi climatica e dell’inquinamento che stanno mettendo a dura prova gli equilibri naturali, eppure le belle notizie fanno sperare che ci sia ancora tempo per recuperare.
È il caso di un ritrovamento eccezionale, quello di un albero rarissimo che ormai si credeva scomparso per sempre. La selva brasiliana, invece, ne custodisce ben quattro esemplari. Un rilevamento effettuato nel marzo 2023 attraverso una spedizione guidata dall’ecologista Gustavo Martinelli che oggi è in grado di confermare la bellissima scoperta. Vediamo di che esemplare si tratta e la sua particolare storia.
Un albero scomparso è stato ritrovato: i dettagli
È l’albero di Pernambuco Holly, scientificamente noto come Ilex Sapiiformis, l’esemplare che porta con sé un messaggio di resilienza. La storia di questo albero è molto particolare: è stato descritto per la prima volta nel 1861 e secondo gli studi risaliva al 1838. Un unicum, fino ad ora, annotato nei registri della storia moderna ma che grazie a ricerche approfondite e ad un campione non ben identificato del 1962, ha permesso di scrivere una nuova pagina.
Gli studi sugli antichi registri hanno consentito, infatti, di individuare la zona dove cercare, quella di Recife. Tra le tante piante non è stato facile, anche se nel giro di due giorni la specie è stata identificata. Ma perché questa difficoltà a individuare nel mondo questa specie? Il suo habitat naturale è fragile e posto sotto stress. Parliamo della Foresta Atlantica che oggi vive una vera emergenza, territorio deturpato dalle piantagioni di canna da zucchero.
Uno dei quattro esemplari trovati di Pernambuco Holly da marzo ad oggi è già morto e gli studiosi si dicono molto preoccupati. L’obiettivo qual è? Trovare altre piante, metterle in sicurezza cercando un accordo con i proprietari terrieri e fare in modo che i semi raccolti possano germinare e dare vita a nuovi alberi salvando così la specie. A sostegno di Martinelli e tutto il team l’ong fondata da Leonardo di Caprio che si sta impegnando per ottenere una protezione speciale per questa area.