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Se i capelli ti si elettrizzano in testa, corri a ripararti: ti diciamo cosa sta per succedere

I capelli elettrici sono una particolare condizione della Vita, una condizione nella quale occorre fare molta attenzione. Il motivo

Capelli elettrici (Foto Canva) - orizzonteenergia.itCapelli elettrici (Foto Canva) - orizzonteenergia.it
Capelli elettrici (Foto Canva) – orizzonteenergia.it

Qualcuno tra i lettori ricorda la tendenza, di qualche anno fa, e molto in voga su YouTube Italia, dal titolo: “Immagina”? Consisteva nel semplice raccontare una situazione estremamente fantasiosa, come l’immaginare di andare a scuola con qualche attore famoso e di rimanere coinvolto, con lui o con lei, in una relazione sentimentale. Ok ora togliamo il filo romantico dalla narrazione, abbandoniamo questo universo rosa per spostarci in uno leggermente più grigio.

Grigio come un cielo di autunno. State facendo una bella passeggiata, il cielo è sereno ma qualche nuvolone, da lontano, vi guarda un po’ storto. Pian piano il cumulonembo frizzantino si sta facendo strada sopra di voi, diventando sempre più scuro. Il cambiamento è così repentino che non avete avuto tempo di ripararvi. Il cielo ora, estremamente aggressivo, minaccia di portare con sé e su di voi una tempesta perfetta.

Come appiattire i capelli resi elettrici

Capelli elettrici, fulmini (Foto Pexels) - orizzonteenergia.itCapelli elettrici, fulmini (Foto Pexels) - orizzonteenergia.it
Capelli elettrici, fulmini (Foto Pexels) – orizzonteenergia.it

Ad un tratto eccolo, il potente rombo di un tuono, iracondo ed ingeneroso non avrà pietà di nulla. Se mai siete stati attenti alle elementari, una cosa l’avete imparata: tuono uguale fulmine, fulmine uguale non rimanere all’aperto. Potete capire quanto è lontana la parte pericolosa di questo evento climatico, basandovi sul tempo totale che intervalla la vista della saetta che si abbatte sulla terra e il tuono che la segue.

Se tra fulmine e suono passano almeno 5 secondi, allora avete tempo di riparavi, il rischio è a circa 1,6 chilometri da voi. Ma non sempre si ha questa fortuna. Spesso il cielo, prende quell’umore nero in pochi minuti, non lasciando molto spazio di manovra. Attenzione, quindi, a questi segnali importantissimi. Potrebbero salvarvi la vita. Occhio ai capelli ad esempio, se li vedrete alzarsi allora sarà veramente il momento di trovare un tetto sicuro.

Capelli elettrici, un segnale di allarme

I capelli elettrizzati sono un segnale di allarme inequivocabile se ci si trova sotto ad una tempesta. Significa, in soldoni, che un fulmine sta per abbattersi con tutta la rabbia di cui Zeus è capace, sulle vostre innocenti teste. Ma perché succede? Le cariche positive in quel momento stanno essenzialmente salendo attraverso il vostro corpo, quasi sbracciandosi per raggiungere la parte caricata negativamente in alto, tra le nuvole della tempesta. È arrivato il momento di reagire. Il consiglio è, coprirsi, e se si non ha nulla di sicuro per farlo, accucciarsi! Ma attenzione, a non sdraiarsi se in terra è bagnato.

Gli sforzi allora sarebbero vani. Ma cosa fare se non si ha con sé questo allarme umano dei capelli? Se si è calvi non c’è da temere. I segnali arrivano anche in questo caso. E come? Fare attenzione ai palmi delle mani, se iniziano a sudare. Occhio ad eventuali ronzi, vibrazioni o crepitii da parte dei metalli che circondano. Se la pelle inizia a formicolare, scappare via. Se in bocca si avverte, dal nulla, un forte sapore metallico scappare a gambe levate. Infine, attenzione, anche, all’odore di cloro, le cariche elettriche della tempesta, infatti, scindono le molecole di ossigeno e di azoto, mandandoli a spasso per l’atmosfera. Quando questi però si rincontrano, spesso formano molecole di ozono, rendendone la presenza, percettibile

Giovanni Cardarello

Giornalista pubblicista (ODG Umbria). Laureato con Master in Comunicazione. Romano del Quadraro, ma vivo in Umbria fra Spoleto e Terni. Sposato con Ilaria, ho tre figli. Mi occupo di sport, ambiente, cucina, politica, economia, lifestyle e gossip. Scrivo sui giornali, cartacei e online, dall'età di 14 anni. Dal 2017 lo faccio per il Gruppo Editoriale della testata