Alcuni pratici e rapidi trucchi per prendersi cura delle piante grasse in modo da farle crescere al meglio evitando spiacevoli inconvenienti.
Alzi la mano chi nel corso della propria vita non ha mai sentito questa frase: “Ho deciso di acquistare una pianta grassa perché non necessita di cure!”. Si contano sulle dita di una mano quelli che non hanno mai incontrato qualcuno che lo ha detto. In tal senso, un quesito ha ragione d’esistere: è veramente così? La risposta è assolutamente no, ogni pianta ha bisogno di attenzione e cure e quelle grasse non ne sono esenti.
Vi siete mai chiesti perché riescono ad adattarsi ai climi più aridi? Complice di tutto questo i serbatoi di tessuto spugnosi di cui sono dotate. Questi si trovano sui fusti e sulle foglie e, pensate un po’, riescono ad immagazzinare grandi quantità d’acqua. L’obiettivo di oggi, dunque, è quello di scoprire un po’ di più su queste affascinanti piante e apprendere le nozioni base per concedere lunga vita.
Vi abbiamo appena detto che le piante grasse sono dotate di tessuti che aiutano a trattenere moltissima umidità e, dunque, nei momenti di forte siccità riescono a sfruttarla. Appartenenti alla famiglia delle succulente sono diffuse ormai in tutto il globo e il nome per cui sono più note, ovvero “piante grasse” lo si deve alle particolari foglie, spesse e che contengono una strana linfa rendendole diverse dalle altre specie.
Se sei fra quelli che hanno da poco acquistato una di queste, sei nel posto giusto perché ti spiegheremo come prendertene cura senza commettere errori. La prima regola è quella di osservare e toccare sempre il terreno, per cui esiste un trucco che può aiutare la nostra pianta. Se notiamo che è asciutto procediamo con l’innaffiatura. Agire in questo modo è fondamentale perché moltissima acqua potrebbe far marcire le radici. Una postilla è d’obbligo, il vaso in cui la si tiene gioca un ruolo fondamentale: più piccolo sarà il vaso più necessiterà d’acqua. Durante i giorni di calura, se le nostre piante si trovano negli spazi verdi o esterni, annaffiamo ogni dieci giorni, caso diverso se non si ha la possibilità di collocarli fuori, in questo caso bisognerà idratare le piante ogni 20/25 giorni.
Durante i mesi più rigidi ricordati di posizionare all’interno le piante grasse, ma bada bene: tenerle lontane da fonti di calore, come ad esempio termosifoni e climatizzatori è necessario. Possiamo annaffiare anche in questo caso ogni 25 giorni, ma per essere più sicuri tocchiamo sempre il terriccio e assicuriamoci che sia compatto e asciutto.
Per annaffiare le piante possiamo seguire diverse strade. Il primo metodo è quello di immergere il vaso in una bacinella d’acqua, contiamo 15 secondi e quando notiamo che l’acqua comincia a defluire tiriamo fuori. Se non vogliamo utilizzare questa pratica, possiamo nebulizzare direttamente sul terreno l’acqua contenuta all’interno di un flaconcino spray, ma prestiamo attenzione a fiori e foglie, non vanno assolutamente bagnati. Possiamo anche riempire uno o due bicchieri d’acqua e versarli nel terriccio, ma attenzione non sempre sullo stesso punto. Seguendo questi semplici consigli le piante grasse esploderanno di vita e non si verificheranno spiacevoli inconvenienti.