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Quante persone vivono sulla Terra: Uno schema lo spiega molto bene VIDEO

Abbiamo ormai raggiunto gli 8 miliardi di persone sulla Terra, una popolazione enorme, distribuita non in modo omogeneo: le zone di mondo più popolate.

Urbanizzazione del pianeta (Canva) – Orizzontenergia.it

Circa un anno fa abbiamo toccato e superato gli 8 miliardi di individui sul pianeta. Una popolazione enorme, che comporta tanti effetti negativi sul pianeta. I problemi legati alla sovrappopolazione sono ormai conclamati: inquinamento ambientale, riduzione di spazi verdi, la piaga degli allevamenti intensivi per soddisfare il fabbisogno di carne, razzia di risorse primarie e ovviamente crisi climatica, con conseguente crisi migratoria per i cosiddetti migranti climatici.

Insomma, un problema enorme e inarrestabile, anche se, secondo molti scienziati, entro il 2100 si arriverà a un punto, ossia tra i 10 e gli 11 miliardi di individui, in cui la popolazione tornerà a calare naturalmente, riequilibrandosi. Comunque sia, 8 miliardi di persone sono davvero tante, ma uno dei problemi è anche dato dal fatto che queste non sono distribuite equamente. Dove vivono le persone del mondo e come sono distribuite?

Dove vivono le persone sulla Terra e qual è la loro distribuzione

Strada cittadina affollata (Canva) – Orizzontenergia.it

In rapporto al territorio, andiamo a vedere il numero di persone presenti sulla Terra, distribuito per area geografica. Prendiamo spunto dal video caricato su TikTok dal canale scienzaedintorni_, che appunto si occupa di scienza, di tecnologia e di ingegneria. È interessante notare dalla tabella in sovrimpressione nel video: oltre mezzo mondo è praticamente asiatico (4,561 miliardi). A primeggiare, come ben sappiamo, sono l’India (1,408 miliardi) e la Cina (1,412 miliardi), i due paesi che si contendono il primato della popolazione.

A seguire, troviamo il continente africano (1,216 miliardi), un poco più popoloso dell’Europa (746,4 milioni), e poi Nord e Centro e Sud America (1,002 miliardi), infine, l’Oceania (40 milioni). Per quanto riguarda l’Europa, rappresenta circa il 10% della popolazione mondiale. Ovviamente, per capire il perché di questi numeri distribuiti nei veri paesi del pianeta, bisogna considerare diversi fattori. Il primo fattore è ovviamente quello climatico e ambientale.

I fattori che incidono sulla distribuzione mondiale

I fattori fisici possono alterare la distribuzione della popolazione, rendendo colme di gente alcune aree e altre aree inospitali e vuote. L’altitudine gioca un ruolo importante, cioè altezze troppo alte comportano freddo, assenza di ossigeno, problematiche legate alla coltivazione. Dunque, si osservano pochi insediamenti, per ovvie ragioni.

Lo stesso si può dire di aree desertiche e aride, dove è più complesso vivere. Le popolazioni si sono distribuite maggiormente dove si vive meglio, dove la natura è più rigogliosa, dove ci sono corsi d’acqua, dove il clima è gestibile e offre risorse alimentari. Tuttavia, oltre ai fattori fisici, ci sono anche i fattori tecnologici, economici e sociali. Nell’ultimo secoli si è assistito al processo di urbanizzazione, che ha spopolato le zone rurali per concentrare le persone nelle città.

Mentre in Europa si è raggiunto un equilibrio tra campagne e città, e la tecnologia e il comfort hanno raggiunto ogni angolo, non è così nel resto del mondo. La cultura, la ricchezza, il benessere, la tecnologia e ovviamente l’ambiente favorevole, hanno fatto in modo che in Europa ci fosse una distribuzione più omogenea, e che il numero della popolazione fosse equilibrato in base allo spazio disponibile.

Nelle restanti aree di mondo, invece, per motivi opposti, la popolazione ha una distribuzione differente. Il risultato sono grandi spazi disabitati e aree in cui, invece, c’è una concentrazione di popolazione assurda. A causa della mancanza di ricchezza, nonché di cultura e di strategia, i paesi in via di sviluppo non possono essere così ben organizzati e non riescono a organizzare lo spazio circostante. La situazione ottimale sarebbe costituita da uno stato di equilibrio tra popolazione e risorse disponibili ma la sovrappopolazione sta mettendo a rischio questo equilibrio.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.