Una vera e propria ribellione verso la differenziata. Sta succedendo adesso in questa città italiana, dove iniziano a spuntare i cestini “fai da te”.
La crescita esponenziale dell’inquinamento ambientale fa si che da anni i governi si stiano rimboccando le maniche per arginare il problema mettendo in atto diverse politiche di sostenibilità, come l’ormai nota raccolta differenziata obbligatoria nel nostro Paese.
In Italia nel 1975 sono stati stabiliti i primi obblighi relativi al riciclo, iniziando con bidoni per la differenziata presenti in strada. Solo nei primi anni 2000 è iniziata la transizione verso la differenziata porta a porta. La prima città ad aderire è stata la città di Roma nel 2007.
Da li è stato tutto in discesa, anche se ancora oggi ci sono città italiane che non effettuano ancora il porta a porta. Tuttavia, c’è chi il porta a porta proprio non lo digerisce. In una determinata città italiana, infatti, c’è stata una vera e propria ribellione verso la differenziata ed i cittadini hanno pensato bene di optare per dei cestini “fai da te”.
Una ribellione nei confronti della differenziata: il caso di Firenze
A Firenze è stata attivata in alcune zone della città la raccolta porta a porta. Una decisione, quella di Palazzo Vecchio, dovuta alla terribile sporcizia che affligge la città da anni, cosa che ha portato alla rimozione dei cestini dalla strade, in modo da spingere le persone ad effettuare la raccolta differenziata. Qui trovi una breve guida per farla nel modo corretto.
Un’idea che molte città hanno messo in pratica ma che, a quanto pare, Firenze non era pronta ad affrontare. Al momento infatti le problematiche non sono certo poche. Ad esempio, l’indifferenziato viene raccolto una sola volta a settimana, rendendo davvero difficile organizzarsi, soprattutto se si vive in appartamento.
Ed ecco che allora in Via Vittorio Emanuele sbuca il primo “cestino fai da te”. In realtà, l’intendo dell’anonimo ideatore sarebbe stato quello di dare la possibilità di buttare gli escrementi dei cani ed infatti sul cestino c’era scritto “usare solo sacchetti cacca cane”.
Il grosso problema è che molto probabilmente il cestino abusivo verrà preso d’assalto per buttare spazzatura non differenziata, portando la gente a non svolgere correttamente la raccolta differenziata.