L’Unione Europea dichiara guerra ai glitter. Tutto quello che c’è da sapere riguardo le normative europee sulle microplastiche.
Arriva da Bruxelles l’ultimo aggiornamento del Regolamento Reach sulla restrizione e l’utilizzo di sostanze chimiche. Acronimo di Registration, Evaluation, Authorization and Restriction of Chemicals, il regolamento si concentra sulla protezione della salute umana tramite la gestione delle sostanze che la possono condizionare. Per quanto riguarda le microplastiche, l’Unione Europea aveva iniziato a prendere in considerazione restrizioni sul loro uso già nel 2018. Tale provvedimento avrebbe dovuto riguardare cosmetici, detergenti e tutti quei prodotti dove le microplastiche sono spesso aggiunte, ma non necessarie. Gli decisioni non erano incluse nella vecchia versione del Reach, ma facevano parte dello sforzo della comunità europea per affrontare il problema dell’inquinamento dovuto alla plastica.
Arriva in questi giorni da Bruxelles il nuovo Regolamento Reach che tiene in considerazione anche l’inquinamento da microplastiche. Le microplastiche sono state riconosciute come un problema ambientale significativo a causa del lungo tempo necessario alla loro decomposizione. Esse impattano la catena alimentare e nuocciono gravemente alla salute degli animali marini e dei volatili. La Commissione Europea punta dunque a ridurre del 30% l’inquinamento dovuto a questo materiale entro il 2030. Il primo obiettivo è quello di ridurre l’impiego dei glitter in tutti quei prodotti in cui essi non sono strettamente necessari.
Si parla di cosmetici, ma anche di detergenti, giocattoli, abiti e tutti quegli oggetti in cui l’utilizzo di microplastiche è solo ornamentale. Per quanto riguarda il make up, la regola non si applica solo a scrub e prodotti da risciacquo ma anche ai cosiddetti “leave-on” (rossetti, eyeliner etc). Non essendo prodotti che si assorbono, infatti, la loro successiva dispersione nell”ambiente è considerata dannosa.
Il nuovo Regolamento Reach non riguarda solo i glitter. Ad essere interessati sono tutte le micro-particelle di plastica che potrebbero diffondersi nell’ambiente. Anche i pavimenti granulari tipici dei giochi per bambini sono dunque inclusi nella nuova normativa. Le nuove regole riguardano poi fertilizzanti, fitosanitari e tutti quei prodotti che possono contenere particelle di polimeri sintetici insolubili di grandezza inferiore a 5 millimetri.
Comprendere la portata dei danni causati da microplastiche è difficile. Data la loro ridotta dimensione, questi oggetti sono difficilmente individuabili nelle spiagge ed in mare. Il loro impatto ambientale tuttavia è catastrofico. La speranza è che l’implementazione della nuova normativa possa aiutare a ridurne il consumo per troppi decenni abusato.