Pulire la zucca può essere davvero semplice se utilizzi il trucco del microonde. Scoprilo anche tu, è diventato virale.
Avere la zucca pulita è certamente una gran soddisfazione, un risultato che si ottiene solo dopo tanto lavoro mirato alla privazione di ogni componente poco commestibile, come la buccia oppure i semi, anche se questi ultimi a dire il vero possono essere impiegati per la preparazione di snack croccanti da gustare nel pomeriggio in casa. Ma veniamo al dunque, dato che pulire la zucca non è un’operazione molto rapida, il consiglio che possiamo darvi è quello di usare questo trucchetto che adesso vi sveleremo. Fidati, niente sarà come prima, un rimedio che vi farà amare ancora di piu’ la zucca e che – alla fine – potrete decidere di soddisfare la vostra voglia di zucca anche pensandoci all’ultimo minuto. Com’è possibile tutto questo? Grazie ad un piccolo elettrodomestico che ormai quasi tutti abbiamo in casa.
Dunque, se avete voglia di zucca tenete a mente questo consiglio, consapevoli del fatto che dovrete valutare bene le dimensioni della zucca. Detto in altri termini, evitate di acquistare zucche troppo grandi, cercate di non superare mai i 2 kg di peso, in questo modo sarà davvero semplice trattare l’alimento. Lavate per bene la buccia esterna della zucca e rimuovere tutti gli eventuali residui di terra che possono ancora insinuarsi. Adesso viene il lampo di genio, dopo che la vostra zucca è super pulita, mettetela nel microonde. Optate per una cottura a 650 Watt e lasciate al suo interno per circa 3 minuti, o un minuto in piu’ se non avete in casa il forno a microonde che prevede quella potenza, chiaramente questo vale per la zucca di due kg, meno tempo se pesa meno.
Ultimata la fase di cottura, noterete subito come la zucca risulterà più morbida, ergo vi verrà piu’ semplice tagliarla. Non abbiate timore di dividere a metà aiutandovi con un coltello, noterete subito la differenza. Inoltre, non dimenticare di eliminare semi e filamenti. La precottura in microonde ha la funzione di ammorbidire la buccia, oltre che la polpa. Quest’ultimo riceve infatti l’input giusto per scollegarla quanto basta dalla buccia.