È la pianta più pericolosa al mondo, se si tocca le conseguenze sono catastrofiche

È considerata la pianta più pericolosa del mondo, o almeno una delle più pericolose, da non toccare per non avere conseguenze terribili.

pianta australiana pericolosa
La pianta maneggiata con attenzione (YouTube/sfobbo) – Orizzontenergia.it

Si chiama Dendrocnide moroides, soprannominata la “pianta dei suicidi”, e ovviamente è presente sul territorio australiano. Già il nome può far intuire la pericolosità di questa specie vegetale, appartenente alla famiglia delle Urticaceae e conosciuta per i suoi peli urticanti in grado di rilasciare una potentissima neurotissina, non appena vengono sfiorati. Inoltre, dato che i peletti ricoprono l’intera pianta, non la si può assolutamente essere maneggiare a mani nude.

Quando si tocca la Dendrocnide, bisogna proteggersi, non solo le mani e le braccia, ma anche il volto. Si tratta di una pianta estremamente tossica, eppure, nonostante la pericolosità, è in grado di produrre frutti commestibili e gustosi, dopo aver rimosso, però, tutti i peli urticanti dalla buccia. Di certo, la moroides presenta caratteristiche incredibili, forse uniche al mondo. Raggiunge i 3 metri di altezza e ha uno stelo singolo, sul quale crescono foglie di grandi dimensioni (circa 20 cm) e a forma di cuore.

Le caratteristiche pazzesche della pianta più pericolosa del mondo: è una specie australiana

caratteristiche pianta Dendrocnide moroides
I peli invisibili ma super urticanti delle foglie (YouTube/sfobbo) – Orizzontenergia.it

La Dendrocnide presenta anche un’altra caratteristica unica: ha infiorescenze monoiche, ossia piccoli fiori maschili circondati da fiori femminili. Dai fiori impollinati matura il frutto, molto succoso, di colore rosa. La specie cresce nelle foreste pluviali, nell’area orientale dell’Australia e nell’arcipelago di Vanuatu e in quello di Sonda. Per quale motivo è così temuta? Come accennato, è a causa dei peli presenti sulle foglie e sugli steli, minuscoli ma letali.

Quando la si sfiora, questa rilascia i suoi peli, i quali penetrano nella pelle, provocando una sensazione di bruciore intenso e molto doloroso, che può durare anche due giorni. Ma non solo, perché il fastidio rimane anche per mesi, quando si tocca la zona colpita. I peli sono dispersi anche nell’aria dalla pianta, perciò occorre fare attenzione a non inalarli, perché possono dare origine a gravi problemi di respirazione. In rari casi, questi problemi portano alla morte.

Curiosità sulla Dendrocnide moroides: quali effetti comporta toccarla

Essere punti dalla pianta dei suicidi è una bruttissima esperienza, come riportano i pochi sfortunati che ne sono entrati a contatto. Il dolore, derivante dalla penetrazione dei peli nella pelle, riemerge anche in caso di cambio di temperatura o di contatto con acqua fredda. Il fastidio persiste anche per mesi, in certi casi anche per anni. Se si viene a contatto con i peli, il trattamento da seguire prevede l’applicazione di acido cloridrico diluito, e poi la rimozione dei peli utilizzando una striscia ricoperta di cera, oppure del nastro adesivo.

In questo processo, bisogna stare attenti a non spezzare i singoli peli, perché questi potrebbero restare conficcati nella pelle e scatenare ulteriore dolore. Alcuni animali, marsupiali e volatili, invece, riescono a cibarsi delle foglie, immuni al potere urticante dei peli. Fortunatamente, la Dendrocnide si trova solo in Australia e negli arcipelaghi dell’Oceania, tuttavia, anche sul nostro territorio possiamo imbatterci in piante velenose, che sarebbe meglio non toccare.

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