Consulti e diagnosi si faranno in telemedicina: cos’è e quali sono le direttive del Ministero per questa nuova frontiera della medicina.
Con il termine telemedicina si indica quell’insieme di tecniche mediche ed informatiche che permettono la cura a distanza dei pazienti. In soldoni questa è la definizione generale di quella che è a tutti gli effetti la nuova frontiera del fare medicina ed in particolare medicina famigliare.
In realtà, c’è da dire che la telemedicina non è un’invenzione recente, già alla fine degli anni ’70 in Italia sono cominciate le prime sperimentazioni; l’allora SIP, infatti, mise a disposizione un cardiotelefono che permise la trasmissione dei dati di un elettrocardiogramma utilizzando una “semplice” linea telefonica. Da allora la tecnologia oltre che la medicina hanno fatto passi da gigante e in quest’epoca post pandemia da Covid-19, la telemedicina si fa sempre più concreta e necessaria.
Disposizioni ministeriali in materia di telemedicina
In Europa si parla ufficialmente di telemedicina già dal 2008, quando cioè è stata emanata e diffusa la prima comunicazione in materia da parte della Commissione europea. Tuttavia, questa nuova metodologia di lavoro è arrivata a gamba tesa nelle nostre vite quotidiane solo a partire dal 2020 ovvero con il primo lockdown a seguito delle disposizioni preventive contro la diffusione del Covid-19. Sono stati mesi quelli in cui non ci si poteva muovere di casa e anche l’ingresso nei vari pronto soccorsi era altamente sconsigliato; è stato quello in momento in cui abbiamo sperimento una forma rudimentale, ancora, di telemedicina attraverso i consulti con i medici di base effettuati tramite applicazioni come WhatsApp e simili.
Ma telemedicina non è questo o meglio non è solo questo; la nuova frontiera del fare la pratica medica prevede anche la possibilità di effettuare operazioni da lontano, come dimostra il caso di Bari con un intervento ad un occhio effettuato in remoto dal chirurgo.
In Italia la telemedicina è al momento “disciplinata” da un lunga circolare emanata dal Ministero della Salute e nella quale si esplicano le linee di indirizzo. Nello specifico, si fa riferimento alle modalità e alle diversificazioni che pure esistono all’interno di questo ambito, come il teleconsulto quando il contatto tra medico e paziente può avvenire in differita o la televisita quando invece è indispensabile il colloquio in tempo reale tra medico e paziente, un esempio è rappresentato dagli incontri online di psicoterapia.
La telemedicina verso il futuro
Il MIS prevede di ampliare sempre di più l’offerta di telemedicina nel nostro paese, tant’è che attualmente è in vigore un osservatorio nazionale che mette insieme tutte le buone pratiche in materia e che possono essere di aiuto a pazienti e professionisti. L’obiettivo per il futuro sembra essere, comunque, quello di ovviarsi sempre di più verso questo nuovo modo di fare; che permetterà ai pazienti di essere seguiti più a lungo, ma che deve essere disciplinato appositamente per legge in quanto i tempi di lavoro richiesti ai medici fanno già da ora scattare l’allarme di bornout.