Albero di Giada, per Ottobre si prospetta il peggio: le previsioni terribili

Sempreverde rigoglioso e ornamentale dalle foglie verdi color giada, la coltivazione di questa pianta non è complessa ma richiede delle specifiche per non temere il peggio: meglio fare attenzione a questi particolari ad ottobre.

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Come mantenere l’albero di giada rigoglioso ad ottobre (Pixabay) – Orizzontenergia.it

Tra le piante grasse più comuni e amate da tenere in casa per una funzione decorativa e ornamentale, l’albero di giada può essere classificato tra i primi posti. Non soltanto è una pianta grassa ma è anche un sempreverde. Per pianta grassa si intendono tutte quelle piante che hanno la capacità di immagazzinare una grande quantità di acqua grazie alla presenza di tessuti chiamati parenchimi acquiferi, i quali trattengono l’acqua e mantengono in equilibrio lo stato drenante della pianta. Mentre per sempreverde ci si riferisce a quelle piante le cui foglie hanno un ricambio molto lento, rendendo così il vegetale sempre rigoglioso e resistente.

In questo senso, possedere entrambe queste caratteristiche permette all’albero di giada di essere particolarmente scelto. Le sue vivide foglie verdi appaiono tendenzialmente sempre al massimo del loro potenziale donandogli una bellezza brillante, ma anche perché la cura delle piante grasse può essere affidata anche a chi non ha un pollice verde particolarmente sviluppato. La loro coltivazione e la loro cura non è complessa, ma l’albero di giada richiede una particolare coltivazione e specifiche attenzioni che possono far temere il peggio soprattutto nei mesi autunnali, come ottobre. Vediamo di seguito di cosa si tratta.

Le caratteristiche dell’Albero di Giada: come si mantiene

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Fiori bianchi e colori sfumati: il mese di ottobre per l’albero di giada (Canva) – Orizzontenergia.it

Conosciuto anche con il nome scientifico di Crassula Ovata, l’albero di giada vede le sue origini nell’Africa meridionale. Come la maggior parte delle piante grasse, è abituato ad un clima arido e secco, per questo motivo è noto anche come pianta succulenta, in grado di accumulare abbondante acqua. Ciò permette all’albero di giada di essere lasciato in un luogo chiuso della propria abitazione con un’esposizione al sole moderata, così come il suo innaffiamento può avere una frequenza dilazionata. Ma entrambi i fattori dipendono sia dalla stagione dell’anno che dalla sua tenuta. In particolar modo per quanto riguarda la frequenza di innaffiamento dell’albero di giada, solitamente in autunno e in inverno può avvenire anche una volta ogni due settimane. Mentre in estate, soprattutto quando le temperature sono particolarmente elevate, bisogna controllare lo stato di drenaggio del terreno e assicurarsi che non sia troppo asciutto; in questo caso basta innaffiare l’albero di giada anche una volta a settimana.

Nonostante la sua capacità di trattenere un grande quantitativo d’acqua permetta all’albero di giada di essere innaffiato con parsimonia, è anche vero che bisogna assicurarsi che tra un’innaffiatura e l’altra il terriccio sia ben asciutto per evitare ristagni o che le sua radici possano marcire. In questo senso, gli sbalzi idrici estremi possono causare più rischi che benefici. La stessa cosa riguarda, infatti, la sua esposizione al sole. E’ possibile tenere l’albero di giada all’interno della propria abitazione, ma durante tutto l’anno può essere sottoposto a temperature ogni volta diverse che richiedono degli interventi specifici. Se in inverno le sue temperature è bene che non scendano al di sotto dei 5-7 gradi, anche in estate è bene fare attenzione a non esporre la pianta a temperature superiori ai 25 gradi. L’equilibrio termico permette all’albero di giada di non subire degli shock e di non incorrere in nessun pericolo.

Ciò è particolarmente evidente nei periodi autunnali, quando l’albero di giada comincia la propria fioritura. Per quanto possa essere rara, in realtà l’albero di giada fa sbocciare i suoi fiori a temperature relativamente basse, che possono aggirarsi intorno ai 12 per un massimo di 15 gradi. Il momento dell’anno ideale in questo senso è proprio il mese di ottobre, in cui la fioritura dell’albero di giada è al pieno delle sue capacità. Per permettere all’albero di giada di fiorire nelle condizioni migliori possibili, l’esposizione alla luce solare deve essere costante in modo da sostenere la pianta e farla crescere in maniera vigorosa. Per fare in modo che la luce compia correttamente la sua funzione, è consigliabile posizionare l’albero di giada verso il sole del mattino almeno per sei ore per poi lasciarlo posizionato nuovamente al sole verso il pomeriggio, quando i raggi del sole sono più bassi e meno intensi. Ma ottobre porta con sé anche delle previsioni non del tutto rosee per l’albero di giada.

Come coltivare l’Albero di Giada ad ottobre: cosa fare

I fiorellini piccoli e bianchi che appaiono una volta all’anno sull’albero di giada non sono in realtà l’unica perla di bellezza che questa pianta offre. In particolar modo ad ottobre i colori autunnali penetrano nelle foglie della pianta con sfumature di varie tonalità: dal rosso all’arancione passando per il marroncino e a volte anche viola, le foglie verdi assumono delle variazioni di colore che rendono l’albero di giada ancora più particolare. La loro esplosione di colore permette di rendere più vivo l’ambiente e di accentuare il suo aspetto decorativo. Inoltre, secondo la tradizione cinese, la fioritura è sinonimo di prosperità e fortuna. Dunque avere in casa un albero di giada è anche di buon auspicio, ma affinché sia realmente così va curato con grande dedizione. Infatti, per quanto l’autunno sia famoso per le sue temperature miti, è anche vero che si contraddistingue per il suo clima umido. L’umidità può essere a volte nemica delle piante, in quanto un terreno troppo bagnato può causare rischi in termini di accumuli di acqua sul terriccio o di un drenaggio eccessivo. Le radici dell’albero di giada, così come il suo terreno, va costantemente mantenuto in equilibrio idrico soprattutto se è nel pieno della sua fioritura.

Mantenere viva la bellezza dei fiori e delle foglie spruzzate di colori autunnali è importante, ma ciò che è davvero fondamentale è permettere ai fiori di sbocciare sotto costante monitoraggio che riguarda non soltanto il bilanciamento della quantità di acqua ma anche la sua potatura. Eventuali rami danneggiati, o addirittura morti, possono ostacolare la crescita dell’albero di giada in questo periodo dell’anno. Allo stesso modo è importante il processo della concimazione, ovvero di nutrizione della pianta attraverso fertilizzanti specifici contenenti sostanze nutritive come fosforo e potassio, che soprattutto nel mese di ottobre permette all’albero di giada di fortificarsi in vita della fioritura e del cambio di colorazione delle foglie senza causare danni. Ma ciò che fa davvero la differenza è proprio l’umidità.

Solitamente l’albero di giada è una pianta grassa che non rischia particolari problemi quando è sottoposta ad un’umidità elevata, ma anzi spesso la accoglie con piacere. Il problema è però riuscire ad equilibrare la fioritura, l’esposizione solare, il giusto drenaggio e l’umidità nei periodi particolarmente intensi per il vapore acqueo presente nell’aria, come appunto ottobre. Se l’umidità esterna risulta particolarmente alta, per quanto l’albero di giada apprezzi l’umidità, può al contrario causare troppa idratazione. Foglie molli, colori spenti, caduta delle foglie ma anche radici troppo scure o pastose possono essere il primo segnale che l’albero di giada sia eccessivamente irrigato. Il peggio può essere scampato solo se, tastando il terreno, questo si mantiene umido e non troppo bagnato. Dunque, per mantenere un livello di umidità costante in questo periodo dell’anno il segreto è quello di innaffiarlo con molta accortezza e dopo un’attenta osservazione dei livelli di acqua ed esposizione solare.