Impianto fotovoltaico, quando finirà lo scambio sul posto?

Siamo forse arrivati agli sgoccioli per lo scambio sul posto che riguarda chi ha un impianto fotovoltaico? Le novità da conoscere.

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Impianto fotovoltaico in campagna (foto da Canva) – Orizzontenergia.it

Ci sono delle novità molto importanti che riguardano gli incentivi per l’energia solare e le fonti rinnovabili. Chi ha intenzione di installare un impianto fotovoltaico andrà in contro ad un cambiamento molto importante. Fino ad oggi, moltissimi impianti ad energia solare, che siano di aziende o di privati, utilizzano un sistema che prende il nome di “scambio sul posto”, detto anche “scambio diretto”.

Scambio sul posto verso la fine: una buona o una cattiva notizia?

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Sistema di monitoraggio del consumo energetico in casa (foto da Canva) – Orizzontenergia.it

Lo scambio diretto (o sul posto) è un sistema che viene adottato dalla maggior parte degli impianti fotovoltaici. In pratica, si tratta di un incentivo che prevede di scambiare appunto l’energia in modo diretto, un concetto differente da quello di “autoconsumo”. Il cambiamento che si avrà a breve è proprio quello di prediligere il sistema di autoconsumo a discapito dello scambio sul posto, ma quali sono le principali differenze?

In pratica, quando si ha un impianto fotovoltaico, l’energia viene prodotta in modo autonomo. Secondo il principio dello scambio diretto, l’energia prodotta che non viene usata viene “scambiata” con la rete elettrica. Facciamo un esempio: se il tuo impianto ha prodotto 3 kWh che non vengono utilizzati, vanno a finire a disposizione della rete elettrica. In un momento successivo e al bisogno, questi 3 kWh potranno essere prelevati dal sistema. In questo caso, si ha un risparmio in bolletta sotto forma di rimborso del valore della materia prima prodotta.

L’autoconsumo invece prevede che l’energia venga usata nello stesso momento in cui viene generata dall’impianto. Ciò vuol dire che, nella maggior parte dei casi, tutta l’energia prodotta viene usata e quindi non c’è un continuo scambio con la rete elettrica. Ciò comporta un ulteriore risparmio nei costi di trasporto dell’energia e quindi uno sconto sostanzioso nella bolletta stessa. Nel caso in cui qualche chilowattora non dovesse essere consumato subito, l’energia viene ritirata dal GSE e rimborsati secondo i prezzi di mercato, inferiori all’incentivo.

Da quando si passerà all’autoconsumo?

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Persona che firma un contratto con un fornitore di energia elettrica (foto da Canva) – Orizzontenergia.it

Il passaggio a questo nuovo tipo di incentivo è stato stato stabilito dal Decreto Legislativo n. 199/2021, ma l’attuazione della direttiva ha subito qualche ritardo. Infatti, non si sa ancora con certezza da quando il cambiamento dovrà avvenire e quanto tempo ci vorrà per avere i decreti attuativi che facciano entrare in vigore la nuova norma.

In teoria, per chi installa un nuovo impianto, è probabile che dalla fine dell’anno corrente non sarà più possibile accedere allo scambio sul posto, in quanto questo verrà ufficialmente eliminato.
Per chi invece ha già degli impianti funzionanti, il passaggio dovrebbe avvenire in modo graduale a partire dal 31 dicembre del 2024, ma le modalità non sono ancora state rese note.

A breve, dovrebbero anche essere noti i nuovi incentivi per favorire l’installazione di nuovi impianti fotovoltaici, anche condivisi da più abitazioni. Per il momento, non si conoscono i dettagli e non abbiamo notizie certe, per cui non possiamo far altro che attendere che vengano diffusi i decreti attuativi che andranno a regolare modalità ed incentivi.

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