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Plumaria: la pianta tropicale dai rami carnosi

La Plumaria è perfetta se amate le piante non solo belle esteticamente ma che inebriano gli spazi esterni con profumi intensi e particolari. Ecco come prendertene cura al meglio.

Forse la conosci con il nome Frangipane, ma si tratta della Plumaria (canva) – Orizzontenergia.it

Pianta tropicale con fiori profumati e fogliame decorativo, la Plumaria è sempre molto apprezzata sia per l’uso ornamentale nei climi caldi che come pianta in vaso dove il clima non è favorevole. La sua bellezza e il suo profumo la rendono una scelta molto popolare per giardini e spazi esterni.

Caratteristiche principali della Plumaria

Se il nome non ti dice molto, sappi che la Plumaria è nota anche come Frangipani o Pomelia. Questa meravigliosa pianta appartiene al genere di piante tropicali della famiglia delle Apocinacee. Si presenta come albero ed arbusto di medie dimensioni, la tipica forma scultorea è data dai rami carnosi che diventano legnosi col tempo, ma il suo grande valore estetico è sicuramente dato dalle sue grandi foglie e dai fiori esotici. La Plumaria è, quindi, il nome scientifico del più noto Frangipane. Il suo profumo è così inebriante che viene utilizzato spesso anche in pasticceria. Appartiene al genere delle Plumbago, con la loro tipica chioma semi-sempreverde. Questa pianta proviene dall’America centrale e tropicale, ovvero dalle regioni calde del Messico, Caraibi e del Brasile.

Curiosità sulla Plumaria

Plumaria, consigli utili su come curarla (canva) – Orizzontenergia.it

Questo arbusto in vaso si presenta di piccole dimensioni e con foglie grandi e vistose molto decorative, e per questo è una delle piante ornamentale più amate in tutto il mondo. In Italia può essere coltivata con successo all’aperto soltanto nelle zone più calde come per esempio in Sicilia e nelle regioni del Sud. I suoi bellissimi fiori possono avere colorazioni diverse che virano dal bianco al rosa, ma non è raro trovarla anche in giallo e rosso corallo. I fiori emanano il forte e tipico profumo del frangipane, in particolare durante le ore notturne. Oltre alle tipiche foglie e ai fiori profumati, la Plumaria è nota per i suoi rami che crescono velocemente dritti e carnosi ricchi di lattice bianco. Con il tempo però questi rami diventano legnosi, tanto da rendere la plumaria molto bella anche in assenza di foglie e fiori. Il legno, quando la pianta raggiunge grandi dimensioni, è usato in falegnameria e come legna da ardere, l’altezza può raggiungere, infatti, grandi dimensioni ed arrivare ad una altezza di ben 10 metri.

Informazioni utili sulla Plumaria

Grandi fiori profumati, il tratto distintivo della Plumaria (canva) – Orizzontenergia.it

Posizione

Abbiamo già detto che per prosperare questa pianta necessita di temperature alte, e di un clima tipicamente caldo e temperato delle regioni più calde in quanto le sue radici non resistono al freddo sotto i 5 gradi. Ama il sole e non tollera il vento freddo tipico della stagione invernale, per questo si consiglia la coltivazione in vaso così che possa essere spostata al riparo nei mesi invernali.

Terreno

La Plumaria necessita di un tipo di terreno specifico, di tipo sabbioso e con una acidità del suolo alcalino.

Annaffiatura

La Plumaria non necessita generalmente di molta acqua, ma tutto dipende in quale fase della crescita si trova e dalla stagione. Le sue grandi foglie con il caldo necessitano di irrigazioni costanti, ma è fondamentale che non si creino ristagni idrici, così da evitare marciume sia radicale che apicale. In inverno, invece, con la perdita delle foglie, bisogna ridurre le irrigazioni gradualmente, mentre nei mesi invernali più rigidi si consiglia una innaffiatura mensile, ma è importante che il tronco rimanga turgido. Nel periodo primaverile e con l’innalzamento delle temperature è possibile riprendere ad irrigare regolarmente. Ricordate però di aspettare che il suolo sia asciutto tra una irrigazione e l’altra.

Potatura

La Plumaria ha bisogno di tempi precisi per essere potata e la sua manutenzione è molto rigida. I rami morti e malati possono essere eliminati tutto l’anno, ma la ceduazione e capitozzatura può essere fatta da febbraio ad aprile. Se necessario, le radici di esemplari ben stabilizzati possono essere potati nel mese di marzo. Mentre quando in fioritura la potatura può essere fatta nel mese di giungo. Quando invece la Plumaria perde le foglie e fiori, può essere potata solo nei mesi di agosto e settembre. Da settembre a dicembre è possibile continuare a potarla per manutenzione o il rinnovamento di siepi spoglianti. L’importante è dare sempre una forma specifica, e scegliere il taglio giusto per stimolare la pianta a creare nuovi rami se non si vuole che questa cresca troppo in altezza.

Concimazione

Quando la Plumaria è in fase di ripresa vegetativa è possibile iniziare a concimarla, così da aiutarla nella produzione prima delle foglie e poi dei fiori. Come per la potatura, anche la concimazione segue uno specifico calendario, se la pianta è in vaso la concimazione ideale deve avvenire nei mesi di febbraio e marzo. Se la pianta è piantata nella terra libera, allora settembre ed ottobre saranno i mesi ideali.

Moltiplicazione

La plumaria si presta bene alla propagazione per talea, ma la riuscita dipende dall’uso o meno di polvere radicante. Le talee di legno tenero e la semina possono avvenire nei mesi che precedono l’estate, marzo e aprile sono ideali. Per gli innesti e la gemmazione tenete conto che il periodo favorevole è da luglio fino a metà agosto. Per talee semi-mature invece il periodo ideale va da metà agosto a metà settembre, mentre per talee semi-mature e mature ci spostiamo nei mesi di gennaio e febbraio e da metà dicembre fino a fine dicembre.

Malattie e Parassiti

Oltre alla temperatura ideale e all’irrigazione, è cruciale scegliere un luogo ben ventilato così da tutelare al meglio la pianta dal possibile attacco di acari, in particolare sui germogli, parte più fragile della pianta. Nel caso in cui la pianta si infestata è necessario agire tempestivamente ed utilizzare prodotti appositi.

Proprietà Benefiche della Plumaria

In campo medicinale questa meravigliosa pianta è utilizzata per trattare i disturbi dell’apparato intestinale e digestivo, ma anche per le malattie della pelle e molto altro. Attenzione però, la plumaria così com’è è altamente tossica, in tutte le sue parti partendo dai rami carnosi, passando dalle foglie ai fiori.

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