Turbina eolica: tutti ne parlano ma cosa sappiamo realmente? Un focus di approfondimento sul dispositivo, la tipologia ed il funzionamento
Oggi si parla molto delle energie green e delle loro potenzialità. Un argomento dibattuto e affrontato in varie sedi da esperti e non solo. E’ chiaro ormai, che le fonti rinnovabili sono vantaggiose da tutti i punti di vista: in primis quello economico ma anche e soprattutto dell’ambiente. La produzione di elettricità in autonomia consente di abbassare i consumi delle bollette e non dipendere da un fornitore esterno e nello stesso tempo di incidere il meno possibile sull’ambiente.
Un passo decisivo che, se fatto da tutti, cambierebbe davvero le cose. Il ricorso all’energia green è sempre maggiore, da parte di aziende e famiglie. I pannelli solari sono tra gli strumenti più utilizzati ma anche le pale eoliche non sono da meno, strumenti che per altro stanno diventando sempre più green e meno impattanti. Certo, in città, i vincoli sono maggiori ma in campagna e nelle zone con grandi spazi, rappresenta un’alternativa molto interessante. Ma sappiamo come funziona davvero una turbina eolica?
Turbina eolica: asse verticale ed orizzontale
La turbina eolica, più comunemente chiamata pala, è in gergo tecnico un aerogeneratore. Dall’aspetto semplice anche se imponente, può essere definito come un piccolo capolavoro di ingegneria. Nell’immaginario collettivo questo dispositivo è rappresentato da una grande torre con l’elica composta solitamente da tre pale chiamate anche lame.
In realtà esistono due tipologie di pale eoliche: ad asse verticale e orizzontale. Le prime hanno un costo inferiore e richiedono meno manutenzione rispetto alle seconde. Sono però meno efficienti e vengono impiegate principalmente in ambienti urbani. Quelle orizzontali, invece, sono le “classiche”, che siamo abituati a vedere ovunque oggi, sfruttano l’energia eolica in maniera più efficiente e sono dotate di pale più grandi.
A loro volta possono essere suddivise in due categorie: le turbine sopravvento che si orientano in modo automatico e quelle sottovento che si orientano in modo passivo. Anche il numero delle pale può variale: da uno fino ad un massimo di 10. Le strutture con un numero elevato di pale non solo sono molto costose ma sono anche molto difficili da gestire. Il modello più diffuso in commercio di turbina eolica è quello a tre pale che consente di coprire tutta l’area di interesse in modo efficiente. Di solito la torre della turbina ha un’altezza che varia dai 30 ai 120 metri: maggiore è la distanza dal suolo e maggiore è la velocità del vento. Dunque, più sono alte le pale e più sono efficienti nel convertire il vento in elettricità.
Come studiare i venti
Acquistare ed installare una turbina eolica oggi rappresenta decisamente un buon investimento ma è necessario prima capire dove posizionarla, trovando un punto nel quale il vento non manca. Per farlo è necessario consultare l‘Atlante Eolico dell’Università di Genova che propone tutte le mappe della velocità media del vento ad altezze che vanno dai 25 ai 100 metri.
Molti studi professionali, inoltre, realizzano delle proiezioni affidabili su un determinato terreno di studio a partire dai rilevamenti fatti trimestralmente per monitorare la velocità media annuale del vento. Da consultare, inoltre, anche gli studi di tecnici certificati che utilizzano i dati forniti da enti come la Protezione Civile, l’Enea, le agenzie nazionali per l’ambiente e molto altro.