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Giardinaggio

Carta igienica, se la usi così avrai un tesoro: provare per credere

La carta igienica è uno degli oggetti di maggior consumo per le persone, ma è anche un costo, a meno che non si riesca a riciclarne una parte

Carta igienica (Screenshot Youtube @Arcadelleidee) orizzontenergia.it

Chi trova un rotolo di carta igienica trova un tesoro. Detto cosi potrebbe apparire singolare, ma siamo pronti a dimostrare il contrario. Oggi, pertanto, vi parleremo di un trucchetto estremamente interessante per un uso alternativo del noto prodotto per la casa. Un trucchetto che, ormai, sta spopolando sul web. È un trucco che, più o meno, è letteralmente reperibile in ogni singola casa. E, se così non fosse, vi basterebbe aspettare che arrivi il momento di fare la spesa settimanale, e aggiungere il prodotto alla lista delle cose da comprare.

L’incredibile metodo di riciclo per la carta igienica

Piantine nate dalla carta igienica (Screeshot Youtube @arcadelleidee) – orizzontenergia.it

Il trucco, anzi l’esperimento, è ad uso agricolo e vede protagonista appunto la carta igienica, un oggetto, veramente utile, quando si parla di far cresce velocemente delle piante sane e forti, senza l’utilizzo di additivi o concimi chimici. Il primo tentativo, il più classico, consigliamo di farlo con i fichi. Partite dal raccogliere i fichi, se direttamente caduti dalla pianta, ancor meglio. I frutti, infatti, devono essere molto maturi per poter essere utilizzati a questo scopo. Li riconoscerete a vista. Il fico maturo, oltre che a cadere da solo dall’albero madre o comunque all’essere in procinto di farlo, ha una buccia particolare. Il colore sarà striato e non più intenso ed uniforme come nel periodo in cui lo si può gustare al meglio. Ovviamente stiamo parlando dei fichi neri in questo caso. Ma il prossimo dettaglio estetico aiuterà anche per i fichi che restano verdi.

La loro buccia non avrà solo colori diversi. Avrà anche un’uniformità diversa. Essendo relativamente più vecchio del fico giovane, nel pieno della sua “forza fisica”. Il fico che andremo ad utilizzare sarà in un certo senso più rugoso. Più maturo. Potremo notare facilmente delle incanalature nella sua corazza. Spesso queste diventano addirittura delle piccole aperture nei punti in cui la buccia si ritira e si rattrappisce. Dopo aver identificato il tipo di frutto da usare, non resta che passare allo step successivo. Aprire il frutto. È importante che anche l’interno sia ottimale. Libero da vermetti e piccoli intrusi vari. Il colore della polpa ci indicherà la differenza tra il frutto estremamente maturo e quello ormai marcio ed inutilizzabile.

Il riciclo creativo e sostenibile

Una polpa morbida, ma dal colore ancora vivace, con delle sfumature che vanno dal bianco all’arancio, fino ad arrivare a qualche tocco di rosso qui e là. I semini dovranno essere visibilmente in buono stato. Arriva ora il momento clou del progetto. Cominciate con lo strappare due foglietti dal rotolo di carta igienica. Attaccati o separati che siano è indifferente, ma per sicurezza voi lasciateli attaccati. Adesso posateli sopra un paino pulito e, con l’aiuto di un coltellino o anche di un cucchiaio, prendete il fico ormai aperto ed iniziate a raschiare via la polpa. Fate bene attenzione a togliere però solo la parte dei semi, o comunque a dare precedenza a quest’ultima. Saranno di fatto loro, a far crescere il futuro frutto. Portatene una modesta quantità al centro di uno dei due fogli di carta igienica.

Fatto questo passaggio iniziate con un dito, a spargerli sopra la superficie morbida. Devono essere posizionati in maniera omogenea nel centro del foglio. Arriva adesso il momento di chiuderlo su sé stesso con l’aiuto del suo gemello. Lasciate ora la vostra creazione ad asciugare. Dopo qualche ora, avrete il risultato. Adesso le cose da fare sono potenzialmente due: prendere un vasetto di terra di circa 10 cm di diametro ed andarlo ad inserire all’interno. Basterà piegarli, posizionarli al di sopra della terra soffice e drenante e concludere i tutto ricoprendoli con dell’altro terriccio simile. Se invece al momento non avete intenzione di interrarli considerate che, se tenuti in posizione ottimale, questi piccoli semini essiccati possono durare anche diversi anni. Ovviamente però, solo se i vari passaggi saranno stati eseguiti con amore ed attenzione. Adesso che vi abbiamo svelato questo trucco, non vi resta che mettere in pratica tutte le cose imparate.

Giovanni Cardarello

Giornalista pubblicista (ODG Umbria). Laureato con Master in Comunicazione. Romano del Quadraro, ma vivo in Umbria fra Spoleto e Terni. Sposato con Ilaria, ho tre figli. Mi occupo di sport, ambiente, cucina, politica, economia, lifestyle e gossip. Scrivo sui giornali, cartacei e online, dall'età di 14 anni. Dal 2017 lo faccio per il Gruppo Editoriale della testata

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