Ne siamo circondati ma senza conoscerle davvero bene, i motivi dietro il colore delle piante dovresti proprio saperli!
La natura che ci circonda è in grado di esibire una tavolozza di colori dalle sfumature quasi infinite, soprattutto quando parliamo del regno delle piante. Non sono però solo i loro fiori a colpire gli studiosi, ma in molti si sono interrogati anche su domande di altra natura come il perché del colore verde della maggior parte di esse. Una domanda solo apparentemente banale a cui vogliamo dare una risposta.
Soprattutto in Italia le specie botaniche sono tantissime, la nostra penisola, infatti, è il paese con la maggior biodiversità al mondo. Dalle erbe spontanee a tutte le piante tipiche del mediterraneo fino a finire sulle piante alpine, un mondo infinito accomunato da un fattore, il verde brillante delle foglie. Dietro questa colorazione scelta nel corso dei millenni dalle piante esiste una spiegazione scientifica davvero accattivante che tutti dovremmo conoscere.
Il verde è una delle tonalità maggiormente presenti sul pianeta e questo è dovuto soprattutto alle numerosissime piante che generalmente si adornano di questo colore caratteristico. Una semplicità cromatica solo apparente, dietro il quale si nascondono complessi processi biologici per nulla scontati.
Cos’è quindi che tinge di verde le piante? Per chi non lo sapesse la responsabile di questa colorazione è la clorofilla, un pigmento straordinario ed indispensabile per le piante per portare avanti la fotosintesi. La clorofilla risiede nei cloroplasti ed è una molecola che ha affascinato per anni gli studiosi, in grado di catturare la luce solare e trasformarla in energia per la pianta.
Come tutti sappiamo, io colore che percepiamo è in realtà quello che le cose riflettono, assorbendo tutti gli altri, la domanda giusta da porci, quindi, dovrebbe essere il perché le piante riflettono proprio il verde, assorbendo il restante.
Le piante assorbono in particolare le radiazioni luminose che vanno dal blu al rosso, questa selezione è frutto di un’evoluzione accurata che ha portato le piante a sfruttare al meglio questi spettri, maggiormente energetici, per portare a compimento la fotosintesi nella maniera maggiormente produttiva possibile.
La luce verde, infatti, è meno energetica delle altre radiazioni, assorbire questo spettro sarebbe dunque controproducente. Riflettere il verde può avere però anche altri vantaggi, visto che questo colore abbastanza neutro riesce a proteggere le piante dalle minacce termiche, evitando così le problematiche che un eccesso di radiazione solare potrebbe sortire.
Come sempre quando guardiamo l’ambiente che ci circonda ogni cosa è frutto di millenni di evoluzione, nulla è figlio del caso ed anche per le piante la regola è la stessa. La loro storia evolutiva rivela, infatti, come la colorazione verde sia stata un alleata preziosa che è servita alla conquista del pianeta, dai boschi alti alle pianure sterminate.
Il verde brillante delle piante, in tutte le sue sfaccettature, non è quindi una sola sfumatura cromatica, ma una manifestazione della maestria di madre natura che in questo modo ha portato la vita sul nostro pianeta. Non solo le piante, dunque, ma anche noi dobbiamo molto al colore verde, sicuramente il colore della vita e quello senza il quale, molto probabilmente, non saremmo nati nemmeno noi.