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Orto

Se hai una vite nell’orto sei una persona molto fortunata: il motivo

Dalla coltivazione alle sue proprietà, la vite è una pianta non solo tra le più comuni ma anche tra le più ricercate. Avere una vite nel proprio orto apporta solo benefici: ecco tutti i motivi.

Tutte le proprietà dell’uva, il frutto della vite (Canva) – Orizzontenergia.it

L’albero di vite è una delle piante più diffuse e comuni. Rampicante appartenente alla famiglia delle Vitaceae, la vite è principalmente nota per il suo frutto, ovvero l’uva. Come ogni pianta, anche la vite ha le sue componenti che sono le foglie, i fiori e appunto i frutti. Allo stesso modo dell’uva, anche le foglie della vite sono molto conosciute in quanto, oltre ad essere grandi ed a cambiare sfumature di colore in particolari periodi dell’anno come l’autunno, al proprio interno hanno una serie di sostanze benefiche che agiscono come antiossidanti e come protezione a livello cardiocircolatorio.

Solitamente una delle caratteristiche principali della pianta è la sua origine, nel caso della vite non soltanto è antichissima ma è uno di quegli alberi che può essere coltivato in tutto il mondo. In particolar modo, però, a richiamare l’attenzione sulla vite è l’uva. Infatti, la maggior parte della coltivazione delle viti è adibita alla produzione alimentare. Nel caso in cui si parli di una piantagione di viti, o meglio conosciuti come vigneti, allora ci si riferisce ad una coltivazione massiccia dell’uva che può essere sia trasformata in vino ma anche consumata in qualità di uva da tavola. In questo senso i benefici sembrano tanti, ma vediamo nel dettaglio perché si è fortunati ad avere una vite nell’orto.

Come coltivare la vite: quanto dura la pianta

Tutti i tipi di uva: da tavola e da vigneto (Canva) – Orizzontenergia.it

Una delle caratteristiche principali che risalta quando si parla di vite è la sua durata nel tempo. Se i primi tempi di coltivazione sono abbastanza lenti, la sua produzione prolungata compensa di gran lunga i due o tre anni iniziali in cui è ferma. La vite può infatti produrre fino a 50 anni ma come tutte le piante è sempre importante considerare la sua tenuta. Dal terreno al clima passando per l’innaffiamento fino alla potatura tutti questi fattori incidono sulle sue condizioni di durata e soprattutto sulla qualità dei suoi frutti. La viticoltura, com’è definita in gergo agricolo la coltivazione della vite, dipende molto dal clima e dal suo ambiente di sviluppo.

Generalmente la vite può essere classificata come una pianta mediterranea la quale richiede una temperatura abbastanza mite, in grado di essere resistente al sole ma anche al freddo. Infatti, proprio per questo si può adattare a qualunque zona che sia nel Nord Italia piuttosto che nel meridione. Discorso diverso ad esempio per le viti americane, le quali sono molto più resistenti al freddo. Infatti ciò che aiuta una vite a durare nel tempo e soprattutto a far maturare buoni frutti è la combinazione con il terreno adatto e il microclima, ovvero la temperatura del proprio ambiente di crescita. Ad esempio, una delle condizioni più sfavorevoli per la vite è avere un terreno troppo ricco di pH acido o tendente ai ristagni idrici. Questi possono provocare danni alla pianta e di conseguenza anche al raccolto.

In questo senso, l’innaffiamento della vite nell’orto è necessario solo durante il primo anno di vita ma dopo dare l’acqua alla pianta, al contrario, potrebbe apportare dei cambiamenti nella pianta. Avere la vite nell’orto permette infatti alle radici di poter penetrare molto più in profondità e in questo modo non ha esigenze di irrigazioni frequenti, cosa che avverrebbe se fosse in vaso. Stessa cosa vale per il concime che si attua in autunno con letame o pellet, dunque una volta l’anno. Ciò che invece fa la vera differenza è la potatura, che si effettua a fine inverno. Ma per quanto riguarda l’uva come frutto, come funziona? Di seguito tutte le proprietà di questo alimento.

Tutte le proprietà dell’uva: quanti tipi ci sono

Come abbiamo già accennato, l’uva può essere utilizzata sia per la produzione di vino, e in quel caso si parla di vendemmia, sia per essere consumata come frutto da tavola. Oltre a questa sua versatilità, l’uva è molto amata per le sue proprietà nutritive. Costituita principalmente da proteine, fibre, fruttosio e glucosio, l’uva è ricca di zuccheri. Se è tendenzialmente sconsigliata per alcune diete alimentari o in alcuni casi particolari come malattie pregresse o patologie come il diabete, in realtà l’uva è anche ricca di sali minerali, potassio, fosforo, ferro e vari tipi di vitamine come la A, B1, B2 e C. In questo senso, tutte le proprietà dell’uva sono dunque curative e apportano grandi benefici al nostro organismo. L’uva è infatti molto nutriente, dissetante ed è utile per contrastare eventuali disturbi legati al sistema circolatorio. Dunque, avere una vite nel proprio orto e coltivare uva permette così di praticare una sorta di attività terapeutica in casa propria.

C’è però da dire anche che l’uva non è tutta uguale. Se in ogni parte del mondo la viticoltura è ogni volta differente in base all’habitat naturale in cui si sviluppa, la stessa cosa vale per il suo frutto. Ma soprattutto molto dipende se la coltivazione della vite è per uso di vigneti, ovvero per la produzione di vino, o soltanto per uva da tavola. Nel primo caso il tipo di uva più comune porta il nome del nostro paese, Italia, ed è tra i vigneti più diffusi. Il suo inconfondibile colore giallo ambrato e la sua polpa succosa e dolce permette al suo sapore di essere tra i più apprezzati. Di seguito troviamo l’uva denominata Fragola Nera, per il suo colore scuro e il suo sapore dolce che ricorda la fragola, e la Fragola Bianca, anch’essa chiamata così per il suo sapore dolce simile alla fragola ma i suoi acini questa volta sono bianchi.

Anche i francesi, però, non scherzano con l’uva. In particolare la loro tipologia più diffusa è l’Alphonse Lavallée che si contraddistingue per il suo colore blu intenso e il suo sapore dolce. Questo tipo di uva è usata molto anche come frutto da tavola, che tendenzialmente si divide in frutta nera o rossa e bianca. In linea generale l’uva bianca ha un gusto molto più dolce dell’uva nera o rossa, ma in entrambi i casi il loro sapore rende l’uva la frutta più consumata. Se, però, avete una vite nell’orto e volete approfondire i vari tipi di uva vi basti sapere che in Italia esistono oltre 540 varietà di vite per il vino e oltre 180 per l’uva da tavola: c’è l’imbarazzo della scelta!

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