Talvolta, capita di osservare in cielo la formazioni di nuvole colorate, si tratta del fenomeno delle nubi iridiscenti: come si formano?
Le nubi iridiscenti sono un fenomeno affascinante, bellissimo. In pratica, si tratta di nuvole colorate, che presentano i colori dell’arcobaleno. Appaiono soprattutto durante il periodo estivo, quando il sole si nasconde dietro le nuvole e i suoi raggi danno vita al fenomeno dell’iridescenza, ossia il fenomeno ottico che consiste in particolari riflessi superficiali dei colori dell’iride. Ciò è causato da fenomeni di rifrazione e interferenza.
I riflessi sono mobili e cangianti, e rendono la nuvola colorata come un arcobaleno. Ma perché ciò avviene? I raggi del sole, che sono percepiti dai nostri occhi come bianchi e gialli, incontrano della velature, a un’altezza compresa tra i 7 mila e 10 mila metri. Qui trovano delle nuvole particolarmente sottili, formate da milioni di cristalli di ghiaccio.
Quando i raggi solari attraversano l’aria all’interno dei cristalli di ghiaccio, ecco che questi vengono riflessi a diversi angoli, per poi interferire tra loro, fuoriuscendo dallo strato di nube, dando origine a un fenomeno ottico incredibile, che lascia a bocca aperta. Le nuvole, dunque, diffondono queste colorazioni affascinanti, simili a quelle dell’arcobaleno, sulla superficie della nuvola a velatura.
Dunque, una nube iridiscente non è altro che una nuvola più alta e quindi più fredda, composta da piccolissimi cristalli di ghiaccio, che scompongono la luce solare generando il fenomeno della rifrazione e riflessione. Ma qual è la gamma di colori osservabile? In realtà, risalire al numero preciso di colori è davvero difficile, per via delle tantissime sfumature.
Sebbene i colori siano gli stessi di un arcobaleno, bisogna tener presenti tutte le sfumature, il mix che questi colori generano. Il grande scienziato Aristotele, che fu uno dei primi studiosi del fenomeno, pensava che le nubi iridiscenti fossero composte da solo tre colori: rosso, blu e verde. Così come gli studiosi islamici, che però indicavano i colori rosso, verde e giallo. Dante Alighieri, invece, sosteneva che ve ne fossero sette.
Gli scienziati del Rinascimento stabilivano che fossero quattro: rosso, blu, giallo e verde. Tuttavia, in seguito, fu Isaac Newton a convincere la comunità scientifica ad accettare sette colori, collegandoli anche alle sette note musicali. Come accennato, è impossibile stabilire il numero preciso di colori, poiché ogni tonalità si fonde a quella successiva.
In questo contesto, alcuni scienziati ritengono addirittura che la colorazione sia unica, dotata soltanto di sfumature, e che sia il nostro cervello a dividere lo spettro in bande distinte. Di certo, al di là di come avvenga e del numero di colori che costituiscono una nube iridiscente, si tratta dell’ennesima espressione di bellezza della Natura, da ammirare con il fiato sospeso. Così come gli arcobaleni, ma sapete come si formano?