Camminare su un impianto fotovoltaico è possibile? La risposta non è univoca ed il motivo dipende da una serie di circostanze. Tutti i dettagli
I pannelli fotovoltaici oggi rappresentano una delle principali tecnologie impiegate per uso abitativo e aziendale per produrre in autonomia energia. Un sistema che consente di risparmiare tanto sulla bolletta tradizionale ma anche di provvedere al fabbisogno energetico in maniera efficiente e green grazie ad una produzione del tutto sostenibile.
I pannelli solari riescono a produrre energia grazie alla potenza del sole, immagazzinandola e permettendo a chi vi abita o lavora nello stabile di usarla quando serve, creando anche delle scorte ad hoc per i momenti in cui il sole non c’è o,. come in inverno, quando è meno intenso. Si possono installare singoli pannelli, piccoli gruppi o anche creare un vero e proprio impianto fotovoltaico. Le tecnologie si evolvono comtinuamente con proposte sempre più all’avanguardia come ad esempio i pannelli ibridi. Ma qui sopra si può camminare? Se lo si fa, cosa succede? Facciamo chiarezza.
Camminare su un impianto fotovoltaico, sì o no? La risposta
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Camminare su un impianto fotovoltaico è possibile? La risposta è molto inflazionata ed è dipende. Molto importante è, infatti, il tipo di sistema che è stato installato sul tetto della propria casa. In generale si tende a pensare a questo sistema come indistruttibile ma non è così. E’ essenziale precisare, infatti, che i pannelli sono strutture mobili e che hanno una “scadenza”. La “vita utile” di un pannello è di circa 25 anni: una longevità limitata si tende a pensare a primo acchito ma non è così, perché è decisamente superiore a qualsiasi altro tipo di generatore o impianto che consente di avere energia che in media ha una vita di circa 15 anni.
Chiarito questo torniamo alla possibilità di camminare su un impianto fotovoltaico. La risposta è si se si realizza un’attenta e precisa sottostruttura che consente poi alle persone ed in particolare ai tecnici del settore di calpestare i pannelli per effettuare eventuali manutenzioni. La cosa fondamentale, infatti, è installare dei profili che abbracciano in modo totale il corpo dei moduli. Questo spesso non viene fatto ed ecco spiegato il motivo per cui la raccomandazione più comune che viene fatta, dopo l’installazione, è quella di non calpestare i pannelli. Vediamo in questi casi cosa può accadere.
Calpestare i pannelli solari, i rischi
Tra le indicazioni più ricorrenti si trova quella di non calpestare i moduli fotovoltaici in quanto il carico che incide sulle celle può provocare delle rotture meccaniche sulle celle che altro non sono che sottili strati (0.2 mm) di silicio. Si tratta di micro-rotture che nella maggior parte dei casi non sono visibili ad occhio nudo in quanto coperte dal vetro temperato che si trova nello strato superficiale del pannello che di solito non riscontra fratture.
Le lesioni sottostanti però possono provocare una serie di problemi a tutto il sistema in quanto le zone con le fratture vengono isolate dal resto della cella e così non producono più energia facendo calare la resa complessiva dell’intero impianto.