A volte i gerani non riescono a produrre tanti fiori, con l’olio di ricino è possibile stimolare le fioriture della pianta e avere fiori belli e resistenti.
Il geranio è una della piante più coltivate in casa, facile da gestire e ovviamente bellissima da ammirare. Si tratta di una pianta ornamentale ricca di fiori, ed è una di quelle che produce fiori variopinti. Originario dall’Africa, il geranio, nome scientifico Pelargonium, è famoso nel mondo proprio per via della ricchezza dei suoi fiori. Si trova in diverse colorazioni, tantissimi fiori colorati pronti a esplodere in tutta la loro bellezza durante il periodo primaverile e per tutta l’estate. Tuttavia, può capitare che, a volte, il geranio non riesca a fiore come dovrebbe.
In certi casi, dunque, è bene intervenire per stimolare le fioriture, bloccate magari per via del clima non ideale, per la cattività del terreno, oppure per le mancate cure. C’è una validissima soluzione per rimediare al problema, e per ottenere un geranio rigoglioso in breve tempo. Cosa fare? Basta utilizzare l’olio di ricino, un prodotto dalle grandi proprietà e dai molteplici usi, tanto che è adatto sia per il giardino che la nostra bellezza.
Negli ultimi anni, l’olio di ricino ha riscosso grande interesse nell’ambito del giardinaggio, proprio per via della sua efficacia nella fioriture. Grazie al suo impiego, le piante riescono a produrre più fiori e in tempi più celeri. Stimolare la fioritura del geranio è possibile anche grazie ad altri trucchetti, ad esempio, è popolare il trucco dello spillo, in cosa consiste? Ne parliamo in questo articolo. Comunque, l’olio di ricino è uno dei migliori rimedi al problema. Come procedere?
È semplice, basta munirsi di una ciotola, al cui interno versiamo un litro di acqua, per poi aggiungere qualche goccia di olio di ricino e mezzo cucchiaio di acqua ossigenata. Mescoliamo per bene, ottenendo così una miscela perfettamente diluita. Versiamo la miscela sul terreno, attorno al geranio, una volta alla settimana. In poche settimane noteremo grandi differenze, perché i fiori inizieranno a sbocciare, e saranno anche forti e resistenti, meno soggetti ad appassimento e a cadute. Sicuramente una soluzione molto valida per la cura del proprio giardino, ma gli usi dell’olio di ricino non terminano qui, e non solo in giardino. Quando usarlo?
L’olio di ricino è un olio vegetale che si ottiene dalla spremitura della pianta di ricino, presenta un colore giallo e un odore caratteristico. Si tratta di un olio ampiamente utilizzato, sia in ambito cosmetico che casalingo. Ad esempio, viene impiegato nella produzione di saponi, lubrificanti, coloranti, vernici, cere, profumi, oppure per la conservazioni di legumi e cereali, o come additivo per dolci.
I popoli antichi lo utilizzavano per via della sue proprietà lassative, e ancora oggi, seppur in parte minore, si usa per liberare l’intestino prima di alcuni interventi chirurgici, oppure per liberare il colon prima del parto. In ambito cosmetico, invece, gode di grande prestigio, tanto da essere usato delle industrie cosmestiche come agente idratante per unghie, pelle e capelli. Ha proprietà ristrutturanti e rinforzanti, da impiegare sulle ciglia e sui capelli, ma anche sulle unghie, per rafforzarle.
Grazie al contenuto di minerali, proteine, vitamina E e Omega 6, l’olio di ricino riesce a bilanciare il pH de cuoio capelluto, correggendo i danni causati ai capelli sin dalle radici. Rende i capelli e le unghie più forti grazie agli antiossidanti e alla concentrazione di cheratina. Come accennato, per via delle sue proprietà lassative, l’olio di ricino viene usato anche dall’industria farmaceutica, ed è uno dei principi attivi dei farmaci lassativi. Come ogni lassativo, comporta determinati sintomi, come nausea, crampi addominai, diarrea, debolezza, disidratazione, aritmia, prurito e vertigini. Si deve utilizzare solo sotto consiglio medico.