Spirale della morte delle formiche: cosa accade alle operaie quando girano su sé stesse fino allo sfinimento. La spiegazione dettagliata
Le formiche sono un popolo di instancabili lavoratrici. Come impariamo fin da piccoli faticano durante l’estate nel cercare delle scorte di cibo così da poter vivere l’inverno al caldo e al riparo, senza necessità di andare alla ricerca del sostentamento. In casa però non sono proprio le benvenute perché si insinuano tra i mobili e la credenza, rovinando molti cibi.
È bello però osservarle dall’esterno nel corso del loro lavoro, serie e disciplinate nel portare a termine l’obiettivo. Piccole ma instancabili. Avete mai notato però che a volte, una colonia di formiche, si muove in modo vorticoso, con movimenti a spirale? È un comportamento molto particolare che riguarda proprio questa specie e prende il nome di “spirale della morte” delle formiche. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta e perché viene messo in atto.
Spirale della morte, che cos’è e come si crea
Lo spirale della morte delle formiche è un fenomeno estremamente affascinante che colpisce un’intera colonia di formiche. Queste si muovono secondo dei momenti circolare continui, come in un vortice. Nessuna formica si ferma se non sopraggiunge la morte per sfinimento. Ma perché accade tutto questo? Tutto parte da un gruppo alla ricerca di cibo rimasto isolato da quello principale.
Queste formiche hanno perso le tracce del feromone e così iniziano a seguire le tracce lasciate da altre formiche esploratrici, formando un involontario cerchio che ruota continuamente su sé stesso e quasi all’infinito fino a portarle alla morte. Il vortice via via diventa sempre più grande perché le tracce vengono rafforzate dal passaggio di nuove formiche che si associano al movimento circolare creando col passare del tempo una spirale mortale.
Si tratta di un fenomeno collaterale, come hanno spiegato gli studiosi, che nasce dalla struttura auto-organizzativa delle colonie di formiche dove ognuna segue quella che le sta di fronte. Quando qualcosa va storto però la perfezione e l’organizzazione che la colonia segue si spezza e può portare a fenomeni di questo tipo che conducono, infine alla morte.
Lo studio del fenomeno
Il fenomeno dello spirale della morte delle formiche è stato descritto per la prima volta da William Beebe nel 1921. Lo studioso, in Guyana, si era imbattuto in uno spirale di ben 370 metri di circonferenza, la più grande spirale della morte mai registrata. Volle capire quale fosse il meccanismo che c’era alla base calcolando che ogni formica impiegava 2 ore e mezza per compiere un giro completo.
La spirale è durata per due giorni, tantissimi sono stati gli esemplari morti, e si è interrotta fino a quando un piccolo gruppo non ha fermato il processo. Si può dire che non si tratta di un fenomeno del tutto naturale e ordinario ma piuttosto di un incidente nel quale restano coinvolti molto esemplari che alla fine del “percorso” muoiono. Fenomeni simili sono stati osservati in natura anche nel mondo dei bruchi processionari e dei pesci.