È già tutto predisposto per la realizzazione di una casa sulla Luna, con il ruolo dell’Italia che è di primo piano. L’importanza di questo progetto è fondamentale per il futuro.
Una casa sulla Luna, fino ad oggi è un qualcosa che abbiamo visto solamente nelle opere di fantasia. Ma adesso esiste un piano ben specifico per fare in modo che tutto ciò possa diventare realtà, e nel minor tempo possibile. Ovviamente non si tratterà di un qualcosa di abitabile nel senso letterale del termine, bensì il tutto ha lo scopo di fornire degli alloggi adeguati alle varie equipe di scienziati che verranno inviate sul nostro satellite naturale. E c’è l’Italia che è direttamente coinvolta nella realizzazione di questa casa sulla Luna.
Il tutto sarà costituito da una unità abitativa che avrà lo scopo di fare anche da base logistica in vista di una ambiziosa colonizzazione di Marte. Ad oggi sono proprio questi due gli unici due corpi celesti sui quali possiamo mettere piede, anche se in entrambi i casi le condizioni per fare in modo che si sviluppi la vita non sono delle migliori.
Sulla Luna manca una atmosfera in grado di fornire protezione dalle radiazioni emesse dal Sole, e di conseguenza non c’è neppure aria. Su Marte invece l’atmosfera è presente ma non è sviluppata come quella terrestre, inoltre c’è una forza di gravità più debole rispetto alla Terra, in virtù del fatto che il Pianeta Rosso è più piccolo di dimensioni. E mediamente le temperature sono più basse. Tutto questo può pregiudicare una abitabilità come la intendiamo noi, ma per quanto riguarda le ricerche scientifiche, con una adeguata preparazione fisica e mentale, gli astronauti prescelti potranno spostarsi lì e compiere i loro esperimenti in maniera innovativa e come mai è avvenuto prima.
L’ASI – Agenzia Spaziale Italiana – collabora in ciò con l’ESA – Agenzia Spaziale Europea – e con la ben famosa NASA (National Aeronautics and Space Administration) per la futura messa in pratica del progetto volto a realizzare una casa sulla Luna per le varie squadre di passaggio lì. La data fissata per rendere tutto questo una incredibile realtà è il 2027, magari anche il 2026. Sulla Luna verrà spedita una stampante 3D grazie alla quale il terreno reperito in loco dal suolo lunare verrà lavorato ed impiegato per potere costruire degli edifici.
Al contempo è allo studio anche un modo per creare il mobilio e le suppellettili necessarie per potere vivere in quelle desolate lande. Ci sarà anche il bisogno di realizzare qualcosa che possa limitare il più possibile la sensazione di trovarsi in un contesto così alienato e che potrebbe anche favorire il sorgere di fenomeni di depressione. Tutti aspetti ai quali le agenzie preposte stanno lavorando. Nel frattempo l’Italia sta collaborando attivamente anche alla missione Artemis.
Grazie alla quale si punta a mandare di nuovo degli astronauti a passeggio sulla Luna, dopo la celebre missione dell’Apollo 11 che portò i primi uomini lì. Avvenne il 20 luglio del 1969, con Neil Armstrong e Buzz Aldrin che entrarono per sempre nella storia dell’umanità. E proprio come allora, in due scenderanno sul suolo lunare mentre un terzo astronauta rimarrà in orbita nel modulo di comando.
È lecito aspettarsi invece che, per centrare degli ulteriori traguardi in merito, saranno necessari dei decenni. E magari tra un secolo, quando ormai noi tutti non ci saremo più già da un pezzo, potrebbero essersi formate delle colonie sulla Luna (che si vede anche di giorno a volte per un motivo ben preciso). Presumibilmente nell’area del suo polo sud, dove è stata attestata la presenza di ghiaccio utile per potervi ricavare dell’acqua. L’esperienza maturata in quel contesto poi potrà tornare utile anche per spostarci su Marte in futuro.