L’Orchidea è disidratata? 4 indizi per capirlo velocemente

Le orchidee abbelliscono le nostre case e molti luoghi pubblici: per prendersene cura bisogna innaffiarle nel modo giusto per evitare la disidratazione.

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Fiore di orchidea (Foto da Unsplash) – Orizzontenergia.it

Una delle piante da fiore più diffuse nelle nostre case e nei luoghi pubblici è sicuramente l’orchidea e in particolare le orchidee Phalaenopsis. Di questa categoria fanno parte oltre 70 specie, originarie dell’Asia tropicale e dell’Australia subtropicale. Esse si riconoscono soprattutto per l’aspetto dei fiori, simili a farfalle. Ed è proprio questa somiglianza che è indicata dal nome: phalaenopsis è infatti un termine in greco antico che significa letteralmente “dall’aspetto simile a una falena”. I fiori di queste orchidee, in effetti, costituiscono dei veri e propri spettacoli della natura da ammirare: presentano colori delle più svariate sfumature, striature che in alcuni casi le rendono quasi “carnali” e ci regalano fioriture prolungate.

Come prendersi cura dell’orchidea: basta conoscere pochi semplici segreti

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Foglie e radici dell’orchidea (Foto da Unsplash) – Orizzontenergia.it

Prendersi cura di un’orchidea può essere un’esperienza tanto semplice quanto provante: semplice se si conoscono i giusti trucchetti per conservare la pianta in salute; ma provante nel caso in cui non se ne conoscano bene le caratteristiche. Facciamo un esempio: a un certo punto del suo ciclo di vita, per l’orchidea sarà del tutto normale perdere i fiori e in seguito potrebbe capitarci di vedere i rami seccarsi. Ciò potrebbe metterci in allarme, eppure questi processi sono del tutto naturali e non indicano che la pianta stia per morire o sia ormai morta.

Ebbene, la cura dell’orchidea passa principalmente per l’innaffiatura e per la scelta della giusta posizione in cui conservarla: la pianta necessita infatti di molta luce (posizionarla dietro a una vetrata può risultare ottimale) e poca acqua, al fine di evitare marciume radicale. Per capire quanta acqua serve alla pianta, però, possiamo osservarla attentamente: in caso di disidratazione si presentano infatti 4 indizi, eccoli di seguito.

Disidratazione dell’orchidea: osserva questi 4 indizi

Le foglie dell’orchidea in salute appaiono turgide ma se dovessero presentarsi mosce e rugose allora sapremmo qual è il problema e come risolverlo: dobbiamo innaffiare, prestando attenzione a far defluire l’acqua. Un altro sintomo di disidratazione sta nel colore delle foglie: la condizione ideale è un verde brillante che potrebbe però trasformarsi in giallognolo in caso di carenza di acqua. A tal proposito, però, è bene specificare che l’ingiallimento delle foglie può indicare diverse problematiche: nel caso il colore tenda al giallo-marrone allora si può parlare di mancanza di acqua.

Le radici dell’orchidea possono essere un altro campanello di allarme: una pianta in salute ha radici sode al tatto e carnose, di colore verde o bianco-argenteo. Nel caso dovessero apparire raggrinzite, invece, si potrebbe parlare di carenza d’acqua. Proviamo dunque a rinvasare e ad annaffiare con più costanza. Infine attenzione alla fioritura: è noto che questa duri a lungo sull’orchidea, tanto che la perdita prematura di fiori potrebbe essere sintomo di qualche carenza, ad esempio nell’innaffiatura.

In generale, osservando attentamente la nostra orchidea, il suo evolversi e i suoi cambiamenti, potremo capire come risolvere i piccoli problemi che potrebbero capitare.

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