Nelle foreste della Tailandia, un pianista suona per gli elefanti, accompagnando le loro giornate: la reazione dei pachidermi è incredibile.
All’Elephant’s World, una riserva naturale in Tailandia, un uomo, Paul Barton, ogni giorno dedica sonate al pianoforte agli elefanti che qui trascorrono sereni la loro esistenza. In particolare, ad apprezzare la bellezza e la delicatezza della musica suonata dall’uomo, è un’elefantessa di 80 anni, chiamata Ampan. Si tratta di un elefante molto anziano; 80 anni, infatti, sono oltre la vita media di un elefante, che è compresa tra i 60 e i 70 anni. Ampur, data la vecchiaia, è cieca a un occhio.
Quando Paul si siede al pianoforte, Ampur lo segue e resta con lui per tutta la durata dell’esibizione. Non solo lei, ma anche gli altri elefanti della riserva, come ad esempio Mongkol, un elefante di 61 anni, trovato in pessime condizioni e portato al sicuro. Sono tutti animali malati o feriti, protetti in questo enorme centro di cura. Una delle terapie più sfruttate dai veterinari, in questo contesto, è proprio la musica, che sembra comportare importanti effetti benefici.
La musicoterapia è una disciplina che ha preso piede negli ultimi anni, sia per le cure umane che per quelle animali, ed è molto sfruttata sui cani. Si è scoperto, infatti, che un certo tipo di musica riesce a placare gli animali, rendendoli più sereni. In particolare, la musica funziona soprattutto sugli esemplari malati, affetti da varie problematiche o da sindromi psicologiche. La musica, dunque, ha effetti curativi e riesce ad alleviare dolori e disturbi.
Come affermano i veterinari del centro, la musica svolge un effetto di rilassamento, di calma e di benessere. Siccome il cervello governa tutto il corpo, se questo viene messo in una condizione di benessere e di relax, ne beneficia anche il resto del corpo. Molti dolori vengono così alleviati e viene allontanato anche lo stress, che causa molteplici disturbi, sia agli animali che all’uomo. A proposito di stress, ecco qualche esercizio da fare in casa per alleviarlo.
Paul Barton piazza il suo pianoforte nella foresta, non appena mette le dita sulla testiera, ecco che viene circondato dagli elefanti. Tutti accorrono curiosi per godersi il momento e per trarre beneficio della melodia. Barton riabilita gli animali, e lo fa attraverso il potere dell’arte, che molto spesso, di questi tempi, sottovalutiamo o ignoriamo. L’Elephant’s World è un ente fondato dal pianista stesso, insieme alla moglie, nel 1995, nato proprio per donare benessere ai pachidermi.
In uno dei video diffusi da Barton, caricati sul suo canale YouTube, che alleghiamo qui, possiamo notare la calma dell’elefantessa, mentre il pianista si esibisce con l’opera “Chiaro di Luna”, di Debussy. Un’opera magnifica, forse la più famosa del pianista francese, che l’elefante sembra apprezzare molto, tanto da muovere le orecchie a ritmo. Ampur apre e chiude le sue gigantesche orecchie, poi muove anche la proboscide, seguendo la musica. In questo modo, l’animale si rilassa, e così fanno i suoi compagni.
Sull’altopiano di Kanchanaburi, le note di Barton riecheggiano ovunque, diffondendo l’arte sublime di Debussy, Bach, Mozart, Beethoven, Schubert e tanti altri musicisti classici. Chissà, forse ad assistere allo spettacolo e a godersi il concerto, non sono solo gli elefanti della riserva protetta, ma anche tutte le altre specie animali che vivono nella foresta. Magari, a godere delle splendide melodie sono persino le piante, dato che alcuni test hanno scoperto che anche le piante riescono a godere della musica. Chissà, è tutto così bello.